Ricordate il “panico” scatenatosi nel nostro paese nel corso del primo lockdown a causa della difficile reperibilità del lievito di birra, andato praticamente a ruba nei supermercati di tutta Italia? Beh, potremmo adattare un famoso detto in “paese che vai, lievito che (non) trovi” perché è di questi giorni la notizia di una situazione analoga che si sta verificando negli Stati Uniti con un prodotto molto amato e consumato oltreoceano, il ketchup. Nei vari periodi di lockdown infatti Heinz, il principale produttore della famosa salsa rossa, ha interrotto la produzione ed ora non riesce a rispondere alla domanda dei consumatori, notevolmente aumentata.
Riuscite ad immaginare hamburger e patatine senza il loro amato condimento? Un po’ come se in Italia non fosse più disponibile la pizza in qualunque forma, dalla tonda al trancio passando per quella in teglia, o se (come già accaduto) non ci fosse più lievito nel banco frigo dei supermercati. Il periodo di lockdown ed il conseguente smart working prolungato hanno comportato un’impennata degli ordini di delivery, molti dei quali a base di hamburger, patatine o altri cibi che necessitano di ketchup, e ciò ha dato origine al problema relativo alla produzione non sufficiente.
La reazione degli americani? Identica a quella verificatasi in altri paesi per altri prodotti: quindi panico e corsa nei supermercati per assicurarsi le ultime scorte disponibili! Il ketchup negli States è un vero e proprio business dal punto di vista economico: basti pensare che nel solo 2020 sono infatti state consumate circa 12 miliardi di confezioni con un aumento del 15% rispetto ai 12 mesi precedenti. Parliamo di 300.000 tonnellate all’anno, e Heinz produce il 70% del ketchup acquistato negli USA e l’80% di quello consumato nel Regno Unito.
Le conseguenze sono facilmente immaginabili, dall’aumento del prezzo della tanto ricercata salsa (del 13% circa) alla notizia relativa all’apertura di 2 nuovi stabilimenti da parte di Heinz per riuscire a star dietro alla richiesta di prodotto. Non scarseggia solo il ketchup negli USA: anche i rifornimenti di “pepperoni”, il salamino piccante, sono sempre più difficili, altra conseguenza legata all’aumento degli ordini di delivery. Un po’ come se in Italia non ci fossero più mozzarella e basilico disponibili per condire la pizza: scatterebbe il panico anche nel nostro paese? Molto probabilmente sì!
l.s.