Nel quartiere Don Bosco, a pochi passi dalla trafficata e vitale via Tuscolana, troviamo la pizzeria 72 ore. Stando a quanto ne dicono i titolari, la tradizione e l’innovazione ritraggono i due criteri principali con cui portare avanti la loro missione. L’ obiettivo primario è quello di rimanere legati culturalmente ed affettivamente al passato con occhi rivolti al futuro, sempre alla ricerca e alla scoperta di nuovi metodi per migliorare e migliorarsi. In tutto quello che si fa.
La pizzeria 72 Ore, un nome, un modus operandi
Il progetto 72 Ore nasce dall’amore per arte culinaria, e dall’incontro di “amici” con diverse esperienze lavorative. Tale progetto vede la partecipazione attiva di diverse figure professionali. Tutte accomunate con la voglia di soddisfare non solo i palati più esigenti, ma anche le diverse esigenze del mercato e della clientela.
Il nome scelto per la pizzeria “72 ore” si riferisce alla lunga lievitazione dell’impasto, che risulta gustoso e facilmente digeribile. Qui vengono sia pizze classiche che con condimenti più originali: sono molto sostanziose e alla fine non rimangono pesanti.
Tra le pizze sulla carta destano curiosità la Tentacolare, ossia Polipo, mozzarella, olive nere, patate lesse, pachino, aneto. I cestini di pizza dedicati alle quattro stagioni ognuna con prodotti tipici. Sono presenti anche la pizza alla gricia e la pizza cacio e pepe. Dei chiari richiami ai piatti tipici della cucina tradizionale romana.
La pizzeria è raggiungibile a piedi dalla fermata metro Giulio Agricola (metro A). Si trova infatti sullo stesso percorso dritto. Invece se si viene in macchina è bene sapere che hanno un garage gratuito convenzionato nelle vicinanze.
È stata comunque aperta una seconda sede. Specificamente all’Appio Latino. La si può trovare a via Veturia 41/43. In corrispondenza delle fermate della metro della linea A Furio Camillo e Ponte Lungo.