Anti-Supplì
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Dalla pizza dolce al supplì: Luca Pezzetta presenta “Anti-Supplì”

Il pizzaiolo di Osteria di Birra del Borgo a Roma lancia una personale interpretazione del grande classico

Circa quattro anni fa partecipammo alla presentazione del nuovo menu di un conosciuto (e apprezzato) pizzaiolo napoletano. Dopo una serie di assaggi di pizze classiche e di nuove interpretazioni “moderne”, si giunse al momento dei dessert, e le tre differenti tipologie di versioni dolci del disco di pasta rappresentarono quasi una rivoluzione. Ripensando a quante cose, e quanto velocemente, sono cambiato per quel che concerne il mondo delle pizze gourmet e di quelle dolci in particolare, sembra siano trascorsi decenni. Ed invece è tale la velocità del cambiamento che tra quelle tre buone ma semplici proposte si è passati a crumble e ganasce, gelatine e mousse, tutte assemblate (molto bene tra l’altro dal punto di vista gustativo) sul fumante disco creato con acqua, farina e lievito.

Dalla pizza al supplì, l’inarrestabile rivoluzione dolce

Una così rapida evoluzione delle pizze dolci, nel sempre frenetico mondo dell’arte bianca, avrebbe prima o poi portato a nuovi e sorprendenti cambiamenti. E prima ancora di poter ipotizzare l’arrivo di quel momento, questi è giunto, e ha le sembianze di un supplì. Artefice della moderna proposta gastronomica è Luca Pezzetta, pizzaiolo di Osteria di Birra del Borgo, grande conoscitore ed innovatore degli impasti, che da anni studia nuove soluzioni gustative per donare moderna nobiltà alla pizza. Stavolta però Luca non si è cimentato con il suo piatto forte, ma con un classico della tradizione romana, il Supplì conosciuto soprattutto nella sua versione “al telefono” (con il cuore di mozzarella filante) ed ora disponibile anche come dessert.

Si chiama “Anti-Supplì” e per realizzarlo Pezzetta parte dalla cottura del riso nel latte e cannella, quindi passa ad una panatura ottenuta con nocciole del Piemonte ed infine ponendo all’interno una farcia con una crema artigianale alla gianduia. Una rivisitazione elegante e studiata, originale e personale, disponibile in quattro versioni di Anti-Supplì: oltre alla già citata con la gianduia, ecco il pistacchio, l’unione tra amarene e cocco ed infine quella con fondente e peperoncino.

Anti-Supplì

Il cambiamento culturale di Birra del Borgo

L’Anti-Supplì si inserisce in un più ampio contesto di cambiamento culturale voluto da Birra del Borgo, che per festeggiare il suo 16esimo compleanno ha voluto continuare il percorso di riqualificazione di Borgorose, l’antico borgo nel cuore dell’Italia, in provincia di Rieti, che ospita la sede del birrificio. Una scelta per nulla casuale: Birra del Borgo infatti, è l’esempio concreto di come la tradizione possa mescolarsi alla novità per dare origine a qualcosa di inaspettato. Una vera e propria missione, che ha portato il birrificio a introdurre elementi innovativi all’interno degli antichi stili birrai.

Ecco quindi, che nel suo desiderio di ridare al piccolo borgo – dove tutto è iniziato – la giusta riqualificazione, rendendolo un luogo che possa essere più interessante per i turisti che cercano un posto caratteristico da visitare, il brand ha deciso di mettere in campo i suoi valori e di partire proprio da questi, per raggiungere questo obiettivo. Ad affiancare Birra del Borgo in questa operazione, la Truly Design Crew, un gruppo di street artist di Torino già popolare per le sue azioni di riqualificazione urbana in Italia e nel mondo. Al centro dell’intervento a Borgorose, la storica Torre di Torano che, per l’occasione, è stata personalizzata dalla compagnia di artisti con un’opera ricca di colore, con sfumature pop e moderne, perfette per sottolineare come la tradizione possa effettivamente riuscire ad avere un sapore nuovo.

l.s.

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