Pasquale Pometto: un amore a primo impasto 

Brilla a Milano, di candida e soffice farina, il nuovo re dell’arte bianca Pasquale Pometto. Ecco la sua storia!

È Pasquale Pometto il nuovissimo re dell’arte bianca a Milano! e le affermatissime insegne dei suoi locali, che conquistano ormai le zone più vive della città come porta Romana, Porta Venezia e Duomo brillano infatti, più sgargianti che mai, quasi a confermare un dominio del gusto assolutamente incontrastato.

Le promesse di Pasquale Pometto 

Non solo insegne tuttavia, quelle dei locali di Pasquale Pometto sono delle vere e proprie promesse. Giuramenti solenni che garantiscono al cliente l’offerta di soli prodotti di primissima qualità e, soprattutto, su di una meravigliosa e disinvolta accoglienza. 

Pasquale Pometto: una gustosissima realtà 

Un’arte bianca, quella di Pasquale, che pur essendosi ormai affermata come unica, consolidata e gustosissima realtà non cela però alle sue spalle un passato importante di impegno, tanto amore e sacrifici 

Gli esordi di Pometto 

“Sono nato in Germania ma la mia famiglia è originaria di Caloveto in provincia di Cosenza. — racconta infatti Pasquale Pometto — A quindici anni, mentre frequentavo l’istituto alberghiero, iniziai a lavorare in una pizzeria. Volevo imparare.”

Pasquale Pometto: una storia d’amore 

Un amore a primo impasto quello di Pasquale, amore su cui lui stesso racconta:“Capii da subito che quella sarebbe stata la mia professione. — e aggiunge — da quando iniziai infatti non smisi mai. A 18 anni gestivo già una pizzeria all’interno di un villaggio turistico a Pietrapaola. Era aperto di sera, pertanto la mattina mi dedicavo al volantinaggio. Era divertente: lungo la fascia ionica la maggior parte dei villeggianti era campana. Li convincevo dicendo che la nostra pizza era meglio di quella napoletana.

Non solo maestro pizzaiolo 

Un’abilità molto più sfaccettata quella di Pasquale Pometto. Non solo pizzaiolo dunque, bensì anche abile nel marketing. Ad oggi infatti il famoso maestro pizzaiolo è anche imprenditore della ristorazione.  Una svolta su cui lo stesso Pometto ama raccontare: “Lavorai come pizzaiolo anche durante la leva militare a Caserta, tra il 1996 e il 1997. Poi decisi di trasferirmi a Firenze. Nel capoluogo toscano lavorai in alcune pizzerie, fino a prendere la decisione di mettermi in proprio. Inizia con una piccola rosticceria che aveva la fortuna di avere anche il forno a legna”.

Pasquale Pometto e il profumo del successo 

Un’attività che subito inizio a profumare di successo. “Ciò che facevo veniva apprezzato — racconta infatti Pasquale — La voglia costante di migliorarmi mi portò poi a partecipare al Campionato per Pizzaioli d’Italia Giropozza di Pizza e Pasta Italiana. Vinsi. Fu la spinta necessaria per aprire la mia prima pizzeria Pizzaman, insegna che esiste ancora, con un’altra proprietà. A Firenze arrivai ad avere otto pizzerie.

Un percorso in continua evoluzione 

Un successo che tuttavia non spinse il giovane Pasquale ad adagiarsi sugli allori. “Avevo bisogni di stimoli — aggiunge infatti Pometto — decisi di vendere tutto e di venire a Milano, e posteriori, posso dire che fu proprio un’ottima scelta. La prima pizzeria che aprì nella metropoli fu Pizza AM, in corso di Porta Romana — e racconta — il riscontro da parte della clientela fu subito ottimo. Tanto che in una puntata di Report fummo citati come realtà che si distingueva per la qualità della pizza a Milano, in un panorama in cui molto c’era ancora da fare. Il giorno successivo alla messa in onda avevo una coda infinita fuori dalla porta.

Un’istituzione meneghina

“Arrivó poi Piz a pochi passi dal Duomo — aggiunge con entusiasmo Pometto — Il locale è diventato in breve tempo una vera e propria istituzione meneghina. Qui non soltanto vengono a trovarmi i miei clienti affezionati ma anche i turisti: prima fanno tappa da Piz e poi visitano il Duomo o viceversa. Seguì Pomet, accanto a Piz, che da qualche mese è stato sostituito dall’insegna Consolato Calabrese, dove propongo panini con la migliore salsiccia della mia regione”.

Anche gluten free…

Un impegno che non esclude tuttavia nemmeno i dediti al Gluten Free. “È proprio qui, infatti, che a breve inizieremo ad utilizzare il forno a legna esclusivamente per pizze senza glutine” sottolinea infatti Pasquale.

Le proposte di Pometto

Infine c’è Nàpiz’, in zona Porta Venezia. “Pizza AM e Piz propongono una pizza molto simile: sottile, fragrante — racconta inoltre il maestro pizzaiolo — Siamo conosciuti per la Margherita, la Bianca, la Marinara, cui aggiungiamo poi sempre tre pizze del giorno giocate sui contrasti. E abbiamo soltanto un dolce: il nostro iconico tiramisù. Da Nàpiz’, invece, si può trovare una pizza più classica, con il cornicione a canotto”. Insomma, più locali… per i differenti gusti!

Pasquale Pometto: non solo pizza e bontà 

Non solo pizza e bontà. Anche il servizio nei locali di Pasquale Pometto è infatti  apprezzato tanto quanto la proposta gastronomica. “L’ambiente da noi deve essere sempre gioviale, allegro, giocoso. — spiega infatti Pometto — Voglio motivare i miei ragazzi affinché siano sempre sorridenti, disponibili al massimo con gli ospiti. E poi c’è un rito immancabile: offrire con generosità limoncello o liquore al melone a fine pasto. “

Offerta di gusto dunque, quella proposta da Pasquale Pometto, ma a che promessa di ore liete e di tanta, tantissima piacevolezza.

s.g

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