microbirrifici lombardi

Microbirrifici regionali: nasce il marchio della birra lombarda

Un marchio regionale, identificabilità del prodotto e nuovo sviluppo turistico. Ecco il nuovo progetto per i microbirrifici

In commissione Agricoltura è stato appena avviato l’iter di un nuovo progetto di legge denominato “Promozione e valorizzazione della filiera agroalimentare brassicola regionale”. L’obiettivo è quello di supportare e, soprattutto, valorizzare i microbirrifici indipendenti della Regione lombarda. Soprattutto quelli messi a rischio dalla recente pandemia.

Microbirrifici indipendenti: promozione e valorizzazione

Il progetto, che impegna il vicecapogruppo della Lega al Pirellone Andrea Monti come primo firmatario e l’altro vicecapogruppo del Carroccio Floriano Massardi come relatore, è stato appena illustrato all’assessore regionale al Turismo Lara Magoni, al consigliere nazionale Andrea Soncini, all’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, ed infine, in rappresentanza di Unionbirrai, al direttore generale Vittorio Ferraris.

Novità significative per i microbirrifici

I microbirrifici, che in Lombardia risultano essere ben 155, registrano una produzione di circa 112.000 ettolitri che coinvolge più di 540 persone. È un dato importante. Spiega a tal riguardo Andrea Monti: “La legge introduce novità significative, a partire da un marchio regionale a garanzia dell’identificabilità del prodotto. Sarà inoltre possibile la vendita e la somministrazione di birra sul posto, una facoltà che oggi non è consentita”

Un nuovo sviluppo turistico

Su modello di altri storici Paesi Europei produttori di birra, il progetto vuol dunque introdurre e promuovere una tipologia di sviluppo turistico basata soprattutto sulla visita dei luoghi di produzioni. Una vera e propria legge “innovativa” e “che potrà fungere da esempio anche a livello nazionale” sottolinea Monti.

Un settore di nicchia

Nella speranza che si arrivi ben presto all’approvazione finale del progetto da parte del Consiglio Regionale, Magoni aggiunge:“Si tratta di un settore di nicchia che potrà essere un ulteriore attrattore turistico dei nostri territori. Merita di essere valorizzato. Grazie anche ad una produzione tradizionale di qualità e ad un crescente interesse di pubblico, in particolare giovane”. Per il suo collega di giunta Fabio Rolfi, invece, il riconoscimento dei microbirrifici artigianali può rappresentare “una svolta”. “Dobbiamo fare in modo – spiega-  che la promozione dei prodotti brassicoli artigianali consenta di sviluppare anche materie prime locali. Le coltivazioni di luppolo in Italia sono praticamente nulle e solo creando un mercato si possono stimolare”.

s.g

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