Meeto: la pizzeria che unisce cibo e arte

Qualità, innovazione e tradizione firmate Meeto

Ugo Michele Bervicato e Giovanni Vinozzi sono due giovani ma ormai esperti pizzaioli che hanno ereditato la passione per questa antica arte e che hanno dato vita alla pizzeria Meeto con sede a Caivano. Una scommessa difficile vista la complessità del territorio ma senza alcuna ombra di dubbio vincente. Vincente perché questi due ragazzi hanno deciso di valorizzare e investire sulla loro terra d’origine e offrire un prodotto di elevata qualità abbinato al concetto di arte a 360 gradi. Naming nato dalla combinazione della parola inglese to meet, traduzione di incontrarsi e stare insieme, Meeto non è solo una pizzeria ma un vero e proprio progetto a lungo termine.

Meeto: cibo e arte il mix vincente

«La nostra filosofia – raccontano i due pizzaioli – sta nel distinguerci dai nostri diretti competitors, offrendo un prodotto di nicchia, sia per quanto riguarda l’impasto, che è tradizionale ma che allo stesso tempo gioca molto sulle temperature e sull’utilizzo di grano duro, sia per ciò che concerne gli arredi della pizzeria. Nelle nostre tre sale, infatti, è possibile catapultarsi in tre ambientazioni differenti. La prima ricorda un aeroporto con l’insegna “benvenuti da Meeto”. La seconda sala, più floreale, è dedicata al chicco di grano. Qui prevale il colore verde e delle gigantografie che rappresentano proprio questo ingrediente. Mentre la terza sala, la più suggestiva, è dedicata al mito di San Gennaro, perché proprio la parola meeto, italianizzata nella sua pronuncia, ricorda la parola mito. Da qui dunque il conetto di esaltazione della figura di San Gennaro, santo protettore della città di Napoli. A tal proposito, il famoso artista Jorit ci ha concesso la delibera per affiggere all’interno della pizzeria l’conica immagine di San Gennaro».

Meeto e i primi riconoscimenti

Seppure nata da poco, circa quattro mesi fa Meeto ha già ricevuto il suo primo riconoscimento, i Due Spicchi del Gambero Rosso. Innovazione, qualità del prodotto e arte sono tre concetti che sintetizzano perfettamente le caratteristiche della pizzeria.

Meeto: pizze e Pop Art

«Siamo stati definiti un locale pop e proprio sulla scia di questa definizione abbiamo deciso di chiamare Pop una delle nostre pizze: una marinara composta da pomodoro nero e aglio rosso. Ma Pop anche perché tra pochi giorni, il 4 marzo, Meeto sarà adornato da alcuni dipinti del celebre artista di strada, Aldam, che ha realizzato gli affreschi presenti all’interno della Galleria Borbonica. Ma non abbiamo intenzione di fermarci qui – concludono i due. Infatti, stiamo per apire una seconda sede a Frattamaggiore in una location da sogno. Un giardino di 980 metri quadrati, degli iglù all’interno e più ambienti tra i quali si svilupperà il locale che si chiamerà sempre Meeto e che servirà ancora pizza, ovviamente con ingredienti di alta qualità.

M.B

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