marzia buzzancca

Marzia Buzzanca: l’evoluzione della pizza!

Clienti da ogni dove per la pizza evoluta di Marzia Buzzanca. Ecco il suo racconto!

La pizza evoluta dell’abilissima Marzia Buzzanca attira golosissime frotte di clienti da ogni parte del mondo. Ma cosa c’è di così speciale nella sua pizza? Cosa cela di così gustoso questo suo capolavoro dell’arte bianca? Semplice! Lo studio, la sperimentazione ma soprattutto tanta, tantissima passione.  Ecco la pizza, e la storia, della strepitosa Marzia Buzzanca.

Il racconto di Marzia Buzzanca 

A due anni circa dall’esordio della sua nuova esperienza a Termeno sulla Strada del Vino (Bolzano), Marzia Buzzanca  infatti racconta: “Ho trascorso l’ultimo anno e mezzo a studiare  dopo anni di esperienza entri quasi in simbiosi con il tuo impasto e cerchi sempre di migliorarlo”.

Lo studio di Marzia 

“Durante il primo lockdown — continua infatti l’abilissima maestra pizzaiola — ho studiato le farine anziché i piatti, poi ho sperimentato e nel secondo lockdown ho perfezionato. Ora eccomi con il nuovo impasto: desideravo da tanto di utilizzare l’Enkir, grano coltivato nelle Langhe, che in passato avevo sperimentato, ma sempre trovato molto difficile”.

Una delle migliori pizzaiole italiane…

Marzia, secondo le guide più prestigiose, è infatti tra le migliori pizzaiole italiane, ma anche tra le più studiose. “Ho studiato un blend di farine, in gran parte di macina, grazie al quale la pizza risulta ancor più leggera e fragrante — racconta Marzia — si tratta di una materia prima con meno zuccheri delle altre, povere di glutine, tutte biologiche e tutte farine difficili da lavorare”.

Marzia Buzzanca: la pioniera del gusto 

Prima ad abbinare, contro ogni ben più classico schema, il vino alla pizza; Marzia ha dunque segnato la storia del  gusto non solo con la sua tipica e gustosa maestria ma anche con una svolta altrettanto saporita e significativa. Pioniera del gusto, Marzia infatti racconta : “Nel 2007 ho fatto una scelta per l’epoca innovativa, oggi la decisione di stare all’interno di una cantina ha dato rilevanza a questa scelta storica”.

Il successo di Marzia Buzzanca 

Scelta che ben si presta al successo gastronomico senza precedenti di Marzia. “Arrivano da ogni parte d’Italia per mangiare la mia pizza” racconta infatti con orgoglio la simpaticissima pizzaiola. Impegnata in differenti consulenze che vedranno presto la sua pizza anche in importantissime insegne, Marzia rivela infatti un ulteriore passo in avanti nella storia della pizza.

Marzia Buzzanca: ristorante e pizzeria 

“Quando ho iniziato, ma ancor oggi — racconta infatti  Marzia Buzzanca — molti mi domandano perché fare sia pizzeria che ristorante. Ho sempre avuto nel menù piatti che si ritrovano sulla pizza, se ci sono persone che non vogliono mangiare la pizza è giusto che abbiano un’alternativa — e continua — Ho poche frequentazioni, mi concentro sul mio lavoro e vivendo all’aria aperta, il mio lavoro è un rito a cui mi dedico e la natura aiuta molto”.

La vita di Marzia Buzzanca 

Una gioiosa e gustosa vita all’aria aperta che ha comunque fatto molto discutere.“Con il mio trasferimento — racconta infatti Marzia — non ho annullato la mia filosofia che dà spazio alla pizza come piatto di ristorazione. — e continua — Si è creduto che cambiassi approccio e invece ho dato ancora più spazio alla pizza. Esattamente come lavoravo prima d’altronde, stando proprio nel regno del vino”.

Elevazione ed evoluzione della pizza 

“Non ho abbandonato la pizza — aggiunge infatti con orgoglio Marzia Buzzanca — ho solo scelto di elevarla. Per comprendere il mondo della ristorazione bisogna viaggiare, esplorare e seguire le sue evoluzioni ed io così sto facendo.”

Il vero premio di Marzia 

“Quando vedo alcuni turisti tornare, anche da molto lontano — per venire a mangiare la mia pizza… è davvero il miglior premio che potessi mai ricevere a 57 anni” confessa infatti Marzia.  Premio che, a dire il vero, conquistiamo anche noi con l’eccezionale gusto della sua evolutissima pizza.

s.g

Altre storie
IEG e fiere digitali
IEG: fiere digitali per un futuro in presenza