La Pizzeria Ai Marmi, il tempo fermo alla tradizione

La pizzeria Ai Marmi è popolarmente conosciuta anche con il sinistro appellativo di “Obitorio”.

Trattasi di un regalo di quell’ironia tipica romanesca un po’ guascona che identifica affettuosamente il locale con i suoi vecchi tavoli dalla superficie in marmo.

Ed ecco la chicca. La denominazione di “Obitorio” è stata data da Pasolini, che abitando a Monteverde veniva spesso qui a mangiare.

A fare la fortuna di questo locale è la tipica pizza romana, rigorosamente bassa e scrocchiarella. Ma qual è il motivo di tanto successo della pizzeria Ai Marmi? Ebbene, il segreto del successo è mantenere sempre lo stesso standard. Basti pensare che diverse generazioni della stessa famiglia vengono qui e hanno la certezza di trovare sempre quello che vogliono.

Alla guida del locale ci sono i fratelli Panattoni, che gestiscono dal 1980 lo storico locale di Viale Trastevere 53. Nato nel 1931 come pizzeria a e pasticceria Casini. Senza seguire il mercato e i trend pizzaioli, Ai Marmi è resistito a pizze gourmet, lieviti madre, lunghe lievitazioni e farine ai sette cereali come un monumento della pizza romana. L’impasto della pizza è senza tanti fronzoli:  solo farina lievito, acqua olio e sale. Sono cinquant’anni che si fa la stessa pizza.

Ma non solo pizza. Ci sono i supplì, che più di ogni altro piatto caratterizzano la cucina di questo locale.

Rigorosamente “al telefono” per via della mozzarella filante che fuoriesce dalle due metà e che ricorda le cornette anni ’70.

Il tipico fritto della Capitale qui ha un’identità ben precisa e distinta da praticamente tutti gli altri. All’esterno la peculiarità è che non è panato mentre all’interno si distingue per l’assenza di ragù di carne.

La mancanza di panatura rende i chicchi di riso esterni molto croccanti, con una texture molto riconoscibile in bocca.

La Pizzeria Ai Marmi è una pizzeria senza tempo ma che batte il tempo. La si trova in Viale di Trastevere 53, Roma.

 

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