green pass obbligatorio

Green Pass obbligatorio anche per ristoratori, pizzaioli e camerieri?

Il nuovo decreto prevede obblighi e alcune novità per coloro che lavorano nel settore della ristorazione. Ecco di quali si tratta!

Il Green Pass obbligatorio, come reso già noto, sarà esteso da ottobre a tutti i lavoratori sia privati che pubblici. Ma questo varrà anche per pizzaioli, camerieri o ristoratori? Scopriamolo subito!

Green Pass: obbligo anche per pizzaioli e ristoratori?

La scelta del Governo, che chiude in una drastica azione tutte le recenti polemiche e i più animosi dibattiti, porta dunque i lavoratori a dover ottemperare a una richiesta ben specifica per poter continuare a esercitare la propria professione: il possesso del Green Pass. Tutti i lavoratori, sia del settore privato che pubblico, saranno quindi obbligati a esibire la propria certificazione verde per poter continuare a esercitare! Tuttavia la domanda è lecita: l’obbligo riguarderà anche coloro che lavorano nel settore della ristorazione o si sarà qualche eccezione?

Green Pass: a chi serve? Se ne può fare a meno?

Ebbene sì. L’obbligo di Green Pass varrà anche per pizzaioli, ristoratori, ed ancora, gelatieri, camerieri ecc. Ma come comportarsi in questo caso? Occorre vaccinarsi o si può ricorrere a qualche altra soluzione?

La risposta è si, si può. Vediamo Come.

Novità e Soluzioni alternative

Il Consiglio dei ministri ha appena dato il via libera a delle nuove regole, tutte in vigore dal 15 ottobre, che riterranno dunque requisito fondamentale il possesso di un Green Pass ottenuto solo mediante vaccinazione o attraverso un tampone negativo fatto nelle ultime 72. Ma in che altro modo si può ottemperare al nuovo obbligo? Il Green Pass, ricapitolando,  può essere ottenuto con una vaccinazione effettuata negli ultimi 6 mesi, con un tampone negativo nelle ultime 72 ore o se si ha avuto il Covid-19 negli ultimi 3 mesi… ma qualche novità a riguardo c’è!  Perché la prima novità è legata proprio a questo aspetto e cioè alla durata stessa del Green Pass! fino al 15 ottobre il tampone negativo sarà infatti valido per sole 48 ore, mentre, dal 15 ottobre in poi varrà pure un giorno in più!

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Obbligo di vaccino o obbligo di certificazione?

Che il tutto sia nato dalla polemica di molte persone che si sono spesso domandate per quale motivo un cliente dovesse certificare il vaccino o il tampone mentre un cuoco o un cameriere no? O per dare una nuova sterzata all’adesione vaccinale? Fatto sta che quel che potrebbe sembrare un obbligo vaccinale in realtà risulta solo un obbligo di certificazione che però non mette tutti d’accordo! Soprattutto se si considera un eventuale costo di tamponi così frequenti per i lavoratori. Ma ci sarà, a questo punto, la possibilità di avere dei tamponi gratuiti?

Tamponi gratuiti?

Una recente richiesta di Cgil, Cisl e Uil punta infatti proprio sulla gratuità dei tamponi, in modo da non gravare ulteriormente sulle tasche dei lavoratori che non volendo o potendosi vaccinare dovrebbero sottostare a una spesa costante pur di continuare a guadagnare. Ma ancora è tutto da valutare e se ne saprà certamente di più nelle prossime settimane, ma per ora le novità ufficiali sono le seguenti:

  • prezzi dei tamponi saranno calmierati in tutte le farmacie. Chi non può vaccinarsi avrà il tampone gratuito, i minorenni pagheranno 8 euro, i maggiorenni 15 e la validità del loro certificato durerà un giorno in più.
  • I guariti dal Covid, inoltre, non dovranno più attendere 15 giorni dalla prima dose di vaccino anticovid per avere il Green Pass, ma lo otterranno subito dopo la prima somministrazione

Ma cosa succede invece se non si rispetta il nuovo obbligo?

Dopo 5 giorni di lavoro senza il Green Pass si arriverà, purtroppo, alla sospensione di lavoro e alla conseguente sospensione dello stipendio. Le sanzioni pecuniarie previste anndranno invece dai 600 ai 1.500 euro per chi non mostrerà il certificato verde e per chi ometterà i controlli. Provvedimenti particolarmente severi quindi, ma giusti? Ai posteri l’ardua sentenza!

s.g

 

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