A Gaeta troviamo una formula vincente. Ossia, una pizza ben farcita ma non troppo, fragrante ma non croccante, morbida ma non molle, saporita ma né salata né insipida. Cotta a legna. L’Antica Pizzeria Ciro è situata nel cuore di Gaeta. E la calorosa accoglienza di Giorgio Moffa va a coronare un’esperienza gastronomica all’insegna della vera napoletanità.
Giorgio Moffa vive da tantissimi anni a Latina, ma è napoletano. La sua famiglia fa pizza da oltre 100 anni. Furono loro a lanciare la pizza a ruota di carro, ossia una pizza di quasi 40 cm di diametro. Doveva, nel suo debordare dal piatto, trasmettere il senso dell’abbondanza e rassicurare che i tempi grami della fame appartenevano al passato.
La pizza secondo Giorgio Moffa deve essere farcita, ma non troppo, altrimenti rimane cruda sotto la farcitura. Fragrante ma non croccante. Morbida ma non molle. Il cornicione pronunciato ma non troppo alto. Cotta in maniera che sia bruna, non pallida, ma nemmeno bruciata. Saporita, ma né salata né insipida. E otta nel forno a legna.
In sintesi, la pizza è alta e soffice, ben lievitata e digeribile, i prodotti utilizzati per le farciture di prima scelta (pomodorini San Marzano Dop, fiordilatte di Agerola, alici di Cetara). Tale cura è presente anche in cucina con piatti a base di pesce di ispirazione mediterranea.
Tra le pizze da provare: il calzone al forno, la cui saporita farcia consiste in Pomodoro San Marzano Dop, basilico, fiordilatte di Agerola e prosciutto cotto. Ottima anche una variante di margherita, qui denominata “margherita romana”. Ossia, alici di Cetara, basilico, fiordilatte di Agerola, Pomodoro San Marzano Dop. Imperdibile, anche per la sua forte valenza simbolica, la pizza Via Tribunali, compendio in quattro spicchi delle pizze storiche del Trianon: Margherita, Marinara, Cosacca, Bianchina.
Il menù di pesce è inedito e freschissimo. Infatti Giorgio Moffa ogni mattina si reca al mercato ittico di Gaeta e acquista il meglio secondo stagione del pesce. Settembre ad esempio è il mese migliore per i frutti di mare. Ne consegue che ci si è deliziati con lo Spaghetto in bianco ai frutti di mare: cannolicchi, cozze, lupini, telline e vongole.
Infine, la carta dei vini è di pregio e tradisce un debole per le cantine campane; notevole la selezione di birre alla spina.
Indubbiamente qui a Gaeta da Giorgio Moffa si trova un po’ di Napoli. E al tempo stesso, lui ha ritrovato nella mediterranea Gaeta la solarità che a beneficio della clientela, gioiosamente e sapientemente trasferisce nei suoi piatti.