Pizza alla napoletana, contemporanea, con il cornicione più alto e tanto altro ancora: da Fra Diavolo ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutti i palati. A dimostrare, tuttavia, il tangibile successo di questa gustosissima realtà non è solamente la richiesta bolognese, bensì i passi in avanti e di una catena che ben presto arriverà a conquistare anche l’intera Europa.
Fra Diavolo: sapore e innovazione
Con ben tre differenti tipi di impasto e una nuova pizzeria aperta proprio il 26 aprile scorso come ottavo punto vendita, Fra Diavolo è dunque pronto ad espandersi ulteriormente e a portare ben oltre via Santo Stefano, 1/A il sapore e l’innovazione della propria catena di pizzerie. Fu proprio in occasione di tale apertura che Mario D’Errico, co-founder e presidente di Kappa Group, volle infatti precisare: “In un periodo delicato, Fra Diavolo del gruppo Kappa Group continua a espandersi. Una lungimiranza che è valsa alla catena la nomina tra le 100 eccellenze italiane e che, solo col punto vendita di Bologna, farà lavorare almeno 15 persone”.
Un sogno che resiste… e va avanti!
Un vero sogno Kappa Group che non si è dunque limitato a resistere, ma che ben progetta di andare avanti…. e anche di molto. “Il nostro sogno – continua il co-founder e presidente di Kappa Group Mauro D’Errico- è quello di creare una catena di pizzeria artigianale italiana che possa ambire a conquistare altri paesi in Italia e all’estero, una missione che non può essere scalfita da questo preciso momento storico. Dunque resistiamo e andiamo avanti: contestualmente all’apertura del punto vendita di Bologna, abbiamo avviato i lavori per il locale di Roma”.
Il mood Fra Diavolo
Non solo una pizzeria dunque. Quella di Fra Diavolo è una vera e propria presa di posizione. Un mood che, pur partendo da una grandiosa proposta gastronomica costituita da ben 3 differenti varianti di impasto come classico, nero vegetale o cereali e di soli ingredienti di qualità accuratamente selezionati come il pomodoro biologico, le farine macinate a pietra ed altre materie prime artigiana, ha saputo della propria essenza una vera filosofia di vita.
L’esordio di Mauro D’Errico
Basti pensare che solo fino a un anno e mezzo fa correva in macchina con il suo socio da un punto vendita all’altro per rifornirli di farina proprio Mauro D’Errico! il presidente di Kappa Group, holding della catena di pizzerie Fra Diavolo che, ad oggi, vanta ben nove punti e che prevede di superare la soglia dei cinquanta entro almeno 36/48 mesi. Una storia di estremo successo quella dunque di Fra Diavolo e Mauro D’Errico. Una storia che con le ultime tappe tra Bologna, Roma, Liguria e Piemonte e con la sempre più lungimirante prospettiva ha saputo dare speranza anche al settore della ristorazione, quello, di fatto, più colpito dalla pandemia.
La strategia Fra Diavolo
D’Errico, con il resto della compagine societaria composta da Gianluca Lotta, insieme al quale ricopre un ruolo operativo, e Federico Canova, in una veste strategica, ha di fatto voluto guardare sempre in avanti e ben oltre gli ostacoli. Rimanendo fedelissimi alla tradizione, ma portando ovunque anche un’importantissima ondata di innovazione e positività, D’Errico & Co hanno infatti proseguito anche in abito digitale.
Espandersi sempre
“Con l’apertura del centro a Bologna abbiamo iniziato a espandere l’esperienza dei clienti per creare quel legame con il brand che andasse oltre il prodotto, che potesse rappresentare una sorta di community”, spiega infatti il presidente di Kappa Group. “ E questo significa cogliere in maniera empatica ciò di cui il cliente ha bisogno, soddisfarlo e riproporlo sui social”. Ma le novità non finiscono qui. Perché l’innovazione di Fra Diavolo tocca anche la filiera produttiva. Quello che è un modello rimasto invariato da almeno 150 anni in Italia è, infatti, secondo D’Errico la causa principale della difficoltà riscontrate dalle imprese nostrane. Soprattutto nell’esportare una catena di pizzeria oltreconfine.
Un nuovo modello produttivo
“Fa specie che le maggiori catene internazionali di un prodotto tipicamente italiano, non siano italiane” spiega infatti D’Errico. Fra Diavolo, invece, vuole condurre nel modello produttivo un’ingegnerizzazione dei processi. Un nuovo sistema che vada a diminuire la variabilità umana (che non permette di garantire la stessa qualità di prodotto). E, al tempo stesso, risollevare le difficoltà economiche scaturite dal sistema.
Il futuro di Fra Diavolo
Il futuro, per un imprenditore così ambizioso e di larghe vedute, non potrà dunque che essere di successo. Un successo che ben andrà a segnare l’oltreconfine, ma anche il settore nazionale. “Siamo arrivati fin qui, adesso vogliamo replicare il nostro modello in Italia e anche nel mondo. Nell’arco di 24 mesi vorremmo varcare il confine e arrivare in Europa”, conclude infatti il presidente di Kappa Group. E siamo certi che questo avverrà!
s.g