Cotta sul posto prima della consegna a domicilio e confezionata in atmosfera protetta, la pizza italiana Fiamma Scarlatta con Foodora arriva fino in Svezia! Obiettivo? Dalle trentamila alle quarantamila pizze al mese entro fine 2021.
Fiamma Scarlatta: Un carico per la Svezia
È un carico non indifferente quello proposto dalla pizza italiana Fiamma Scarlatta. Carico già partito per Stoccolma e in procinto di arrivare, entro la prossima settimana, persino in Svezia.
Una pizza italiana per gli svedesi
Saranno proprio gli svedesi, infatti, a poter godere attraverso il servizio offerto da Foodora di una pizza a casa come la vera, unica e autentica pizza artigianale italiana. Una pizza che conservi, dunque, la tipicità del suo calore, ma anche la freschezza della sua essenza.
Una proposta fresca e di qualità
Ebbene sì, fresca e calda! Perchè la pizza Fiamma Scarlatta mira ad offrire unicamente proposte fresche, prodotti confezionati in atmosfera modificata e con 30 giorni di shelf life che verranno poi cotte nei forni a nastro made in Italy forniti alle ghost kitchen di Foodora! proprio per garantire la bontà e la fragranza tipica di una pizza originale italiana appena servita.
Le grandissime aspettative di Fiamma Scarlatta
Spiega il project manager Peter Selim Maccaferri: “È una formula nuova per noi ma su cui abbiamo grandi aspettative. Considerato il business di Foodora, noi stimiamo di arrivare a 30-40mila pizze al mese entro fine 2021. Consegnate appena sfornate ed entro 15 minuti dall’ordine”.
“Export nel Dna”
Inoltre, se questo modello di business risponderà alle nostre aspettative proprio come previsto, potrebbe addirittura venir replicato in altri Paesi. Fiamma Scarlatta, d’altronde, ha l’export nel sua Dna.
Un’attività originale
Nasce, infatti, proprio per la geniale iniziativa di Touchpoint, l’azienda della famiglia Maccaferri “Fiamma Scarlatta”. Un’azienda che da sempre sa svolgere le miglior attività di scouting di specialità alimentari italiane e di qualità, provenienti soprattutto da piccole-medie aziende e per conto di retailer e distributori stranieri.
Come nasce Fiamma Scarlatta
Aggiunge infatti a tal riguardo Maccaferri: “L’idea di Fiamma Scarlatta ci è venuta dopo che un’importante catena della Gdo francese ci ha chiesto di trovare un produttore italiano di pizze di qualità, fatte a mano e vendute refrigerate. Per soddisfare la richiesta abbiamo coinvolto un’azienda di basi per pizze, la lodigiana Pizza Sprint, e abbiamo sviluppato questo nuovo concetto”.
Fiamma Scarlatta: qualità, tradizione e innovazione
Qualità come farina macinata a pietra, 24 ore di maturazione, niente conservanti, lavorazione solo manuale e persino innovazione e praticità d’uso hanno, di fatto, segnato subito centro! Anche se si considera il posizionamento premium e il prezzo più alto rispetto a quello degli altri competitor.
Un po’ di numeri
Se nel 2015 le vendite in Francia raggiungevano infatti i cinquecentomila euro, l’anno scorso hanno potuto invece raggiungere quota dodici milioni di euro. Pertanto, dato il notevole successo, perché non portare questi prodotti anche in altri Paesi tramite magari anche una rete diretta di punti vendita ad hoc?
Fiamma Scarlatta: la pizza boutique anomala
Ed è proprio per verificare la fattibilità di quest’idea che, nel 2019, è nata la start-up Fiamma Scarlatta. Aprendo subito il suo primo negozio, una sorta di “pizza boutique” anomala con soli banchi frigo a parete in cui sono esposte 11 varianti di pizze fresche, Fiamma Scarlatta propone dunque pizze pronte da cuocere a casa o da recapitar già pronte attraverso dei dipendenti a bordo di scooter elettrici.
Un format rivisto
“L’avvento del Covid ci ha costretto a rivedere il format e a puntare sui ristoranti virtuali di Foodora – continua Maccaferri- soprattutto tramite il nostro distributore svedese Fontana Food AB. Ma il test sulla pizza boutique di Parma continua».
Come si suol dire, chi la dura… la vince!
s.g