Fer, artigiani della farina guidati da Tommaso Carabelli

Ci sono tanti giovani che devono cambiare la rotta verso la quale stavano andando convinti che li portasse a realizzare il proprio sogno. E ce ne sono altrettanti che non solo riescono a concretizzare i loro sogni. In più, riescono a far rivivere un mestiere antico. Che spesso, si dice, i giovani non sono tanto propensi ad imparare, preferendo il mondo digitale. Questo è il caso del giovane Tommaso Carabelli.

Classe 1993, Tommaso Carabelli si avvicina giovanissimo ai lievitati lavorando in una pizzeria.

Non ancora pienamente appagato, decide di iscriversi a Scienze Gastronomiche a Parma laureandosi con una una tesi sulle popolazioni microbiche della pasta madre. Qui gli si apre un mondo ed inizia così a lavorare in tantissimi forni. Dopo tanta teoria era in effetti il momento di mettere le mani in pasta. Un percorso che segna una tappa importante. Ed infatti nel 2018, apre a Lodi. È il suo paese Natale, si sente a casa ed è il posto giusto per cominciare.

Tommaso Carabelli aveva le idee chiare riguardo il suo progetto imprenditoriale. Ovvero, un forno autenticamente popolare, nulla di esclusivo o ricercato. Nel suo Fer, che in lodigiano indica anche la teglia per la pizza (il prodotto di punta), si trovano poi grandi pagnotte, colombe, panettoni. E la tortionata di Lodi, un dolce evocativo proposto in monoporzione.

Le materie prime sono di alta qualità, molte del Lodigiano, per connettersi il più possibile con il territorio.

Il successo è stato immediato. Ma non senza difficoltà. Come quella per esempio di trovare qualcuno che lavorasse con lui e con la sua stessa passione. Quasi come una operazione di recruitment, Tommaso Carabelli si rivolge ad una scuola ed accoglie degli stagisti, di cui intuisce subito le potenzialità.

Tommaso è riuscito a trasmettergli il mestiere e l’entusiasmo. Ed oggi non è più solo. È affiancato dalla sua fidanzata, ed in più si è creato uno staff di giovanissimi. Infatti ora da Fer ci lavorano il diciottenne Matteo, il ventunenne Marco e la ventiquattrenne Ilaria.

Un respiro di giovani promettenti nel profumo di pane e pizza.

 

 

 

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