La pizza più chiacchierata d’Italia è certamente la pizza di Carlo Cracco. L’ultima news viene da Errico Porzio, pizzaiolo napoletano, che ha provato a Milano la tanto chiacchierata pizza per recensirla ai suoi followers. Risultato? La pizza di Carlo Cracco è diversa da quella napoletana, e tutto sommato il prezzo ci può stare. Milioni di visualizzazioni, e migliaia di commenti sono stati spesi sul prezzo di questa pizza che per 22 euro snaturerebbe il carattere popolare dell’alimento.
Non solo Napoli, la pizza è una questione internazionale
La pizza appartiene senza dubbio alla tradizione e alla cultura culinaria italiana. Tuttaviaciò non esclude che appartenga anche ad altre culture. Infatti nell’ottobre 2018, è stato inaugurato il Museo della Pizza di New York . Ovvero, un’esposizione temporanea e multimediale per celebrare il piatto che ha avuto un ruolo importante nella cultura pop americana. Altro esempio di radicamento fuori dai confini italiani lo abbiamo in sud America. Infatti la città con più pizzerie al mondo è San Paolo del Brasile, che ne conta circa 6000 e vanta un consumo di pizza superiore sia a New York che a Napoli.
Il prezzo della pizza di Carlo Cracco vale un’esperienza
Tutto ciò per dire che bisogna accettare con grande umiltà che la pizza non è più solo quella napoletana. E chi poi vorrebbe musealizzare la pizza in nome di una tradizione ferma a quattrocento anni fa, non si accorge di quanto la tradizione stessa sia un fatto provvisorio.
Oggi la definizione di pizza ha dei margini abbastanza elastici, e non c’è niente di male ad allargare i suoi confini e i suoi sapori e le tipologie di esperienza che può offrire.
La pizza di Carlo Cracco, dunque, è un’esperienza. Che funziona solo se la si prova. Chi ci vede solo una pizza, sta guardando il dito anziché la luna, per usare un vecchio detto.