AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana) annuncia l’inserimento di un’appendice al Disciplinare Internazionale della Vera Pizza Napoletana dedicata alla pizza fritta.
AVPN E LA TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLA PIZZA FRITTA
Infatti, l’Associazione è da anni impegnata nella promozione e nella valorizzazione della Vera Pizza Napoletana. Era dunque necessario procedere alla tutela di un’altra eccellenza del food partenopeo: la pizza fritta. A maggior ragione si è ritenuto aggiungere un’appendice al Disciplinare Internazionale della Vera Pizza Napoletana dedicata alla pizza fritta. Nell’appendice viene descritta nelle sue due varianti di forma tonda e a mezzaluna (calzone), nei suoi ingredienti di base, nella tipicità della stesura e della chiusura ed infine nella tecnica e nelle caratteristiche di frittura.
Alla luce di ciò, AVPN ha scelto di fare della pizza fritta la protagonista della seconda edizione del Vera Pizza Day, in programma lunedì 17 gennaio 2022. Sarà l’occasione perfetta per consegnare ufficialmente le prime 8 tabelle di certificazione alle friggitorie che hanno fatto la storia della pizza fritta. Ma anche a quelle che negli ultimi anni hanno spinto con l’apertura di nuovi locali alla diffusione di questo prodotto e alle pizzerie che hanno riservato alla pizza fritta un ruolo di pari livello, se non superiore, rispetto a quella al forno.
La scelta del numero di tabelle assegnate si collega alla pizza fritta, storicamente venduta nei bassi con la formula di “oggi a 8”. Ovvero la mangio oggi e la pago tra otto giorni.
Le tabelle sono state assegnate a: Antica Friggitoria Masardona, Antica Pizza Fritta da Zia Esterina Sorbillo, Guglielmo Vuolo, Isabella De Cham Pizza Fritta. La Figlia del Presidente, Pizza Fritta Famiglia Surace da più di 100 anni. Pizzeria De’ Figliole e Starita a Materdei.
COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITA’ DI NAPOLI FEDERICO II
Preziosa, nell’appendice che AVPN ha dedicato alla pizza fritta, la collaborazione tra l’Associazione e il Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli.
Questa certificazione si inserisce in un contesto di rivalutazione, dal punto di vista scientifico e nutrizionale, della frittura. Infatti il cibo fritto non fa male alla salute se preparato in maniera corretta, se non se ne abusa e se il suo consumo si accompagna ad un pattern alimentare sano e un adeguato livello di attività fisica.
Quindi pochi consigli ma da seguire con attenzione. Delle semplici regole che oltre a garantire proprietà sensoriali come la croccantezza e flavour caratteristici, migliorano gli aspetti nutrizionali del prodotto. Perché riducono la quantità di olio assorbiti dall’alimento e la formazione di sostanze indesiderate che possono derivare dall’ossidazione dei grassi.
In ogni caso, la pizza fritta è storia e AVPN lo sa. È valorizzazione storica, culinaria e culturale.