Assaje di nome e di fatto. Si tratta della catena nata per portare la pizza napoletana in tutta Italia partendo da Milano. Ed ha aperto la sua sede più recente a Torino. .
Assaje è un marchio in franchising: le varie sedi agiscono sotto stretta sorveglianza, il menu è uguale per tutte.
Oltre ai locali milanesi, Assaje è presente a Trieste, Udine, Bergamo. Tutto al nord. Ciò ricorda idee imprenditoriali come Pizzium e Fra Diavolo.
Assaje…buona
‘noi mangiamo assaje’ è il motto: significa ripercorrere la cultura gastronomica di Napoli e l’opulenza delle sue portate.
Presidi Slow Food, “tradizione locale”, “territorio“, “lunghe lievitazioni“. Questi i fondamenti della pizzeria. A cui si accosta la definizione di “pizza gourmet”.
Le pizze son divise in tre categorie: ci sono le tradizionali, ovvero le classiche; seguono le contemporanee ovvero sempre intere ma con ingredienti più ricercati. Ad esempio, troviamo la pizza con il cornicione ripieno e la pizza a forma di racchetta. Ed infine abbiamo le gourmet divise a spicchi.
Chiudono le pizze fritte.
La pizza tradizionale di Assaje ha un bel cornicione pronunciato e il centro sottile.
La gourmet – che per distinguersi arriva su tagliere invece che su piatto – si presenta più piccola e più alta rispetto alla pizza tradizionale.
Tra le pizze da provare: la pizza contemporanea Scarpone, con pomodoro, parmigiana, provola, scaglie di parmigiano.
Segue la pizza racchetta. Con Pomodorini datterini, Burrata di Gioia del Colle all’uscita, Scaglie di Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi e rucola. Particolarità il manico ripieno di ricotta di bufala e prosciutto cotto Bonfatti Alta Qualità.
È encomiabile il fatto che con stesso impasto e lo stesso forno si riescano a gestire due tipi di pizza così diversi, anzi speculari. La digestione è buona e si sa che quando si parla di pizza uno dei parametri di qualità è proprio la sua alta digeribilità.
Il risultato? una pizza buona…assaje. Tanto.