Antonio Polzella e la cura del dettaglio

Ci troviamo a Vada, provincia di Livorno. Eppure questa storia ha origini molisane. Giovanni Polzella e sua moglie sono giunti sulla cittadina della costa livornese negli anni 60. È la storia de La Ventola, ed oggi un pezzo di storia lo scrive suo figlio Antonio Polzella.

ANTONIO POLZELLA E LA BELLEZZA DELLE COSE SEMPLICI

Antonio è cresciuto tra il forno e i fornelli della mamma e della zia, aiutando la sua famiglia durante la stagione estiva nel ristorante. Anche se da ragazzo non sognava di seguire le orme dei genitori. Col tempo ha comunque capito che la pizza era parte del suo dna e ha iniziato a studiare seriamente per comprendere tutte le tecniche di realizzazione.  Ed i riconoscimenti sul campo non hanno tardato ad arrivare.

Per le sue creazioni, Antonio Polzella parte da due elementi essenziali di cui si prende personalmente cura. In primis il lievito madre, che rinfresca quotidianamente e che è base indispensabile per gli impasti. In secondo luogo la farina. Che non solo seleziona, ma macina personalmente a partire da una selezione di grani che coltiva nella campagna circostante.

Ed accanto alla coltivazione l’attività di molitura avviene proprio al La Ventola, nel Laboratorio a vista con un vero mulino in cui Antonio macina le sue farine di tipo 1, 2 e integrale.

 

UNA PIZZA SALUTARE E DIGERIBILE

L’obiettivo di Antonio è quello di accontentare il suo cliente con una pizza salutare e altamente digeribile, che spazia dal repertorio delle più classiche fino a quelle più creative e gastronomiche, con impasti non troppo sottili, lievitati per almeno 48 ore, e un bordo più alto, in un giusto compromesso tra pizza romana e pizza napoletana, con una base croccante che si mantiene tale anche quando si raffredda.

 

Tra le pizze degne di nota citiamo la Ventola sul tetto, omaggio alla casa, con porcini, rucola, scaglie di parmigiano e di tartufo toscano.

Parola d’ordine: semplicità e sapori naturali.

 

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