Angelo Rumolo: Un viaggio nel tempo del gusto!

Quella di Angelo Rumolo non è solo una pizza, bensì una squisita porta d’ingresso per un antico mondo di sapori e cultura. Ecco la sua storia!

Nato tra impasti e farina, il celebre pizzaiolo della pizza “contadina” Angelo Rumolo sa offrire ben più di una saporita pizza bensì, bensì una gustosissima e completa esperienza sensoriale in grado di allietare palati… ma persino cuori! Ecco il suo racconto!

Angelo Rumolo: una gustosa esperienza  

Angelo Rumolo, pizzaiolo de Le Grotticelle di Caggiano in provincia di Salerno, riesce infatti a offrire molto più di una squisita tonda, ma un’esperienza completa tanto quanto lo è stato il suo percorso nella storia della pizza e della ristorazione. “Sono cresciuto nella pizzeria di famiglia, la Grotto Pizzeria Castello di Caggiano. — racconta infatti il pizzaiolo Rumolo — Ricordo che ero solo un bambino e dopo la scuola trascorrevo i pomeriggi dietro al bancone, guardando papà e zio impastare. Giocavo a imitare i loro movimenti. Ecco, il mio gioco preferito era stare con le mani in pasta, sporcandomi di farina, e così è andata avanti fin quando non ho capito che quel gioco si era tramutato in una vera passione.

La storia di Angelo Rumolo 

Un gioco, un amore giovanile, ma anche una radicata passione dunque. Quello di Angelo Rumolo è stato un esordio che per quanto intrapreso in tenera età ha saputo conservare nel tempo  passione, determinazione e, soprattutto, voglia di crescere.  Una crescita che proprio nel 2014 riesce anche a registrare la sua prima svolta. “Nel 2014, la svolta avviene grazie a una collaborazione con lo chef Vitantonio Lombardo con il quale preparai la Pizza in Black al carbone vegetale. — spiega infatti a tal proposito il giovane Angelo Rumolo — Questa pizza mi valse il primo posto nella categoria Pizza di Stagione del Campionato Mondiale a Napoli”.

La svolta di Angelo 

Ma non solo 2014. Anche il 2018 rappresenta un anno fondamentale per il pizzaiolo Angelo Rumolo, anno in cui lo storico Le Grotticelle realizza, finalmente, il sogno di ingrandirsi. “Il progetto Le Grotticelle risale agli anni Novanta — spiega Rumolo — ma dopo vent’anni di attività c’era davvero il desiderio di ingrandirsi. Ci sono voluti molti anni prima che questa idea si concretizzasse, e finalmente nel 2018 Le Grotticelle è diventata realtà.”.

Le Grotticelle

“Non si tratta di un tempo breve quindi — continua Rumolo — ma il lungo periodo di realizzazione è dovuto al fatto che la pizzeria Le Grotticelle è totalmente opera di mio padre, scultore di pietra e legno di grande talento. Il suo lavoro qui è stato certosino, di grande minuzia. Questo naturalmente ci rende ogni giorno molto fieri. Dunque è così che nasce tutto: dalle menti e dalle mani di mio papà e di mio zio”.

Un prodotto gastronomico degno della sua eredità culturale

Non solo una location dal profondo significato dunque, ma anche da un prodotto gastronomico degno di tale eredità. “La mia è una pizza contadina, strettamente legata al territorio — spiega infatti Angelo Rumolo — sia per quanto riguarda l’impasto, sia per quanto riguarda i topping. — E continua — La materia prima utilizzata è quella stagionale lungo il corso dell’anno e questo è possibile anche grazie al fatto che abbiamo una nostra azienda agricola che ci facilita il reperimento di prodotti sempre freschi, soprattutto per quanto concerne gli ortaggi e le verdure”.

I valori di Angelo Rumolo!

È tantissimo dunque il patrimonio culturale per Angelo Rumolo. Una tradizione che spicca come ingrediente principale senza tuttavia escludere l’importanza dell’evoluzione e dell’innovazione. “La tradizione è alla base della mia pizza, è vero, sono figlio di questa terra e nipote di un pastore, quindi oserei dire che io esprimo me stesso, la mia storia e il mio territorio attraverso la pizza — spiega infatti in merito il giovane pizzaiolo — Però l’evoluzione è intrinseca nell’essere umano ed è per questo che mi sento di definire la mia pizza anche “innovativa”, sebbene sia una innovazione che affonda le radici nel passato. — E continua — Penso alle pizze della nuova selezione Foraging, realizzate con erbe, fiori, tuberi. Tutto ciò che nasce spontaneamente e che raccolgo a mano sulle montagne di Caggiano. Ingredienti antichi utilizzati in modo nuovo: è questa l’idea di innovazione che mi guida nella realizzazione delle mie pizze”.

Ingredienti e squisite caratteristiche 

Tradizione dunque, ma anche innovazione, patrimonio culturale radicato, ma persino minuziosa ricerca. Il lavoro di Rumolo sa quindi brillare per intenti ma anche per risultati. A dimostrarlo lo è persino la pizza “Zammedda”. “Si tratta di una pizza condita con un sugo di pomodoro stracotto, tipica ricetta del luogo che anche mia nonna preparava con maniacale pazienza. – Spiega infatti Rumolo — Per preparare questo sugo vengono utilizzate ben cinque varietà di pomodoro, che viene stracotto in padella per molte ore insieme ad aglio, origano e olio, fin quando le bucce dei pomodori non si sfaldano completamente. La pizza Zammedda viene poi completata con del formaggio pecorino grattugiato, aggiunto prima di essere infornata”.

Quella offerta  da Angelo Rummolo è quindi un’esperienza per davvero. Non solo un’experience gastronomica, ma quasi il viaggio in un tempo del gusto che potrà, proprio grazie al suo operato, continuare a brillare nel tempo e ad allietare palati.

s.g 

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