Eduardo De Filippo diceva: “Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male.” E a Napoli si sa, la superstizione la fa da padrona.
Ma dal momento che si tratta sempre di un popolo sostanzialmente pratico e poco incline ad astrazioni senza
fondamento, ecco trovata la soluzione: La Scaramanzia.
Un patrimonio dell’umanità
Le superstizioni fanno parte dell’antichissimo patrimonio dell’umanità, da millenni siamo confortati dalla
convinzione che alcuni gesti, oggetti, frasi o ripetizioni possano, se non sempre attirare la buona sorte,
quantomeno allontanare la sfortuna.
Ora, c’è un’altra cosa che caratterizza Napoli fortemente, in Italia e all’estero. Sì, è esattamente quello a cui
state pensando: La Pizza.
Scaramanzia e Pizza: l’originalissimo connubio di Gino Sorbillo
Vi starete forse chiedendo quale sia il nesso tra la scaramanzia, la superstizione e la pizza. Ecco, si dà il caso
che a Napoli, già da qualche anno, qualcuno ha ben pensato di unire le due cose e dar vita ad uno spazio
dove poter mangiare una fantastica pizza completamente immersi in un’atmosfera anti-malocchio: la Sala Scaramantica di Gino Sorbillo.
Nell’antica via dei Tribunali, che un tempo attraversava per tutta la sua lunghezza l’antica città di Neapolis,
ancora oggi parte del cuore pulsante del centro storico della città, sorge un piccolo capolavoro di Design e
Arte che trova la sua connotazione proprio nella scaramanzia.
Sala scaramantica: le più antiche tradizioni partenopee
Facendo riferimento alle più antiche tradizioni partenopee, la sala scaramantica di Sorbillo, si serve (con
maestria e rispetto) di diversi elementi tipici della città per caratterizzare ogni dettaglio della sala.
Impone sicuramente la sua presenza, il grande tavolo a forma di ferro di cavallo, posizionato al centro della
sala, con un grande e classico corno portafortuna, realizzato dallo studio dell’architetto Valentina Garaffa.
Le pareti del locale sono costellate da i celebri Numeri della Smorfia, rigorosamente portatori di buona sorte,
insieme ad altri elementi scaramantici, cari alla tradizione, che decorano e rendono unica la vetrata della
cucina.
Il connubio di Gino Sorbillo
I connubi selezionati da Gino Sorbillo per questo locale però non sono finiti. Si aggiunge infatti
un’importante connessione, caratterizzante della famosa famiglia di pizzaioli napoletani, quella cioè con l’Arte,
contemporanea in particolare. L’inferriata della finestra della sala scaramantica è infatti stata realizzata
dall’artista locale, interprete e portatore della tradizione popolare più profonda, Lello Esposito. Le grate
compongono, in ferro pieno, una maschera di Pulcinella, altro simbolo napoletano conosciuto in tutto il
mondo. Non solo, Pulcinella è uno dei mezzi espressivi e elemento a sé stante più spesso usato dallo
scultore napoletano. Quindi, chi meglio di lui poteva interpretare e dare vita alle volontà di Sorbillo?
Il risultato dell’intero ambiente è assolutamente unico e irripetibile. L’atmosfera generale, della scaramanzia,
della tradizione, dell’attenzione ai dettagli vengono qui fusi insieme ad una delle pizze più buone al mondo
che di certo regalano un magico connubio e un’esperienza che vale la pena di essere vissuta.
f.c