Rum: L’Italia riscopre la passione caraibica per eccellenza

La passione per lo storico distillato registra nella nostra nazione un'impennata senza precedenti. Il 2020, dopotutto, non è riuscito a frenare l'amore

Pur avendo un’importantissima storia alle spalle; il liquore per eccellenza, quello ottenuto dalla distillazione della melassa di canna fermentata e del sugo di canna da zucchero, sembra segnare solamente oggi il picco massimo di apprezzamento italiano. Secondo i dati di IRI sul canale GDO e Retail pare, infatti, che il rum risulti ad oggi il distillato più apprezzato e, soprattutto… più consumato.

Rum: la passione caraibica non viene frenata dal lockdown

Con una crescita del 14% rispetto all’anno precedente, il rum riflette una passione caraibica che nonostante la chiusura da lockdown ha saputo far ancora parlare di sé. Dopotutto, il consumature abituale di Rum ha potuto continuare a gustare il distillato anche da casa e segnare così un ulteriore slancio per un amore riscoperto che arriva a chiamare in causa anche un fondamentale nome per gli estimatori del settore: Velier.

Un trend in forte crescita

Velier, che distribusce distillati e liquori in Italia da ormai 60 anni, ha di fatto puntato alla crescita di questo trend. Nello specifico ha voluto acquistare, anche grazie alla sagacia del suo patron Luca Gargano, i barili di una distilleria ferma in Trinidad ad oggi venduti con un imbottigliamento che tocca anche le centinaia d’euro.

Luca Gargano si esprime a riguardo

Luca Gargano a tal proposito ha voluto spiegare: “Quello che sta succedendo oggi nel mondo dei rum ricorda quanto è accaduto nel mondo dei whisky alla metà degli anni Sessanta. Nel 1964 ci furono i primi imbottigliamenti ufficiali di single malt che al tempo sembravano qualcosa di strano e di avventuroso. All’inizio le vendite furono scarse, sull’ordine delle sessantamila bottiglie, oggi il single malt viaggia invece sui duecento milioni di bottiglie. Era successo che i giovani bevitori di blended erano cresciuti. Erano pronti a confrontarsi con qualcosa di diverso, di più costoso magari, ma anche di maggiore complessità e autenticità d’origine”.

Sul Rum: Il fortunato dato era già stato ipotizzato…

Dopotutto già nel 2018 alcune previsioni Iwsr avevano fatto luce su una probabile crescita degli alcolici sul mercato. Di certo, queste stesse previsioni, non avrebbero potuto prevedere il disagio della pandemia, ma l’accelerazione prospettata è risultata, fortunatamente, veritiera.

Il Rum, ad oggi, sta riconoscendo in Italia la sua impennata più grande.

s.g

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