Nonostante le difficoltà dell’anno appena trascorso e delle logiche conseguenze su quello attuale, il Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena IGP può tirare un sospiro di sollievo. Pare, infatti, che tutte le perdite registrate non abbiano inciso eccessivamente sui numeri e penalizzato irreparabilmente il settore.
Aceto Balsamico di Modena IGP: pandemia e dati economici
Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, spiega: “ Nonostante la pandemia, i dati economici e produttivi del settore in mano al Consorzio sono da considerarsi incoraggianti. (…) In quest’anno così complicato, abbiamo registrato un -5% a livello di produzione globale che ha riportato i valori a circa 90 milioni di litri. Numeri confortanti, considerata l’emergenza sanitaria sul mondo ed in particolare su quegli Stati Uniti che, per l’Aceto Balsamico di Modena, rappresenta uno dei mercati principali”.
Complicazioni burocratiche e richiesta
Le difficoltà innescate da tale realtà, quelle che andranno a incidere sulle procedure a cui sottostare per esporre all’estero l’Aceto Balsamico, sollevano tuttavia ulteriori preoccupazioni. Sempre Mariangela Grosoli a tal proposito sostiene: “Il timore principale che si sta diffondendo è che a complicazioni burocratiche possa parimenti andare avanti una tendenza a ridurre la richiesta, il che rappresenterebbe un danno enorme ad un settore come quello dell’agroalimentare che in Inghilterra equivale al 26% del totale delle importazioni, con l’Aceto Balsamico di Modena che in tale contesto esporta circa il 5% della produzione.”
L’effett Brexit sull’export dell’Aceto Balsamico di Modena IGP
Per affrontare delle criticità che non rispondono dunque alla sola emergenze da Covid-19, ma anche a quelle della Brexit; il consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena ha dunque scelto di giocare d’anticipo. Il Direttore Federico Desimoni ha infatti voluto informare tutti i Soci del Consorzio su tematiche nuove come pratiche doganali ed etichettatura attraverso un Webinar totalmente dedicato.
Il Consorzio accompagna i produttori
“Stiamo affrontando un grande cambiamento che va verso una direzione che non ci saremmo mai aspettati. – sostiene Desimoni- Gli scambi commerciali con la Gran Bretagna torneranno ad essere regolati, non dalla normativa comunitaria, ma da quella internazionale. (…) Ci auguriamo che le disposizioni che la Gran Bretagna adotterà in sostituzione a quelle comunitarie attualmente in vigore non presentino sostanziali o rilevanti differenze. In tutti i modi, il Consorzio continuerà ad accompagnare i produttori nel processo di informazione e adozione relativo a tutte le novità legislative e operative”.
Parole in codice? Promozione e protezione di quella che potremmo definire, a tutti gli effetti, una delle più fondamentali IG nazionali.
s.g.