Pasta e Riso salvano il Made in Italy
Pasta e Riso salvano il Made in Italy 2020

Food&beverage 2020: Riso e pasta salvano il Made in Italy

Secondo una nuovissima analisi Federalimentare il Food&Beverage del Made in Italy potrebbe ritenersi salvo. Riso e pasta gli eroi del 2020

Se da un’analisi condotta da Federalimentare si evincono le devastanti conseguenze della seconda ondata di Covid sull’export nazionale. Emerge, invece, dalla stessa analisi che fortunatamente il food&beverage del Made in Italy resiste, soprattutto grazie al riso e alla pasta.

Food&Beverage del Made in Italy

Ma vediamo un po’ di numeri. Se l’export registra rispetto all’anno 2019 un -12%, il food&beverage segna, contro ogni aspettativa, un +1%. Questo dato, che potrebbe a primo impatto sembrare esiguo, si rivela in realtà particolarmente positivo se si considera che il suo successo è dovuto soprattutto alla tenacia del riso e della pasta, i due alimenti più antichi, sani ed economici di sempre, il cui successo ha potuto registrare nei primi mesi del 2020 addirittura un +12% (per il riso) ed un +15,6% (per la pasta).

Gli esperti di Federalimentare: previsti ulteriori miglioramenti

Gli esperti di Federalimentare sostengono, a tal proposito, che l’export dovrebbe addirittura migliorare e riuscire a portare il bilancio registrato negli ultimi mesi oltre lo 0,1%. Un pareggio senz’altro, ma di fatto anche un vero e proprio miglioramento che potrebbe portare, se tutto va come previsto, alla chiusura dell’anno con +3 punti di percentuale rispetto all’anno 2019. Se guardiamo le preferenze palesate dal mercato estero per il food & beverage nazionale può evincersi, inoltre, un progresso del 22,1% dell’export nel solo periodo che va dal 2015 al 2019. Non male.

Food&Beverage: Previsioni e trend futuri

L’osservazione dei dati ISTAT di Federalimentare, che si rivela un metodo particolarmente efficace soprattutto per la comprensione dei cibi nostrani più apprezzati all’estero, svela in realtà anche i probabili trend del futuro.

Se carta canta allora, intonano belle melodie anche i numeri! e accompagnando così la speranza di un futuro sicuramente più sereno.

Ma diamo uno sguardo anche al passato…

Adottata dal Continente Nuovo, ma resa celeberrima dall’Italia, chi ha inventato la pasta? Pare, in realtà, che già i romani conoscessero l’antica pratica di impastare l’acqua con la farina in una sfoglia larga denominata lagana. Ma la prima testimonianza ufficiale è, di fatto, racchiusa in un’antica tomba etrusca di Cerveteri, nella quale è stata ritrovata una vera e propria lastra di marmo scolpita in modo tale da raffigurare un matterello, una rotella tagliapasta e persino uno spianatoio.

Ma c’è un qualcosa che lega paradossalmente la pasta al riso; perché pare che in realtà il primo “esemplare” di pasta fosse stato portato nella nostra nazione da Marco Polo in persona. Dalla Cina con… spaghetti! Molto probabilmente spaghetti fatti proprio di riso.

Ma alla fine poco conta se è nato prima l’uovo o la gallina, quel che conta è quanto pasta e riso abbiano condizionato e, addirittura, salvato la nostra tradizione culinaria.

s.g

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