Antonio Ilardi, classe 1987, nasce a Napoli. Si forma alla scuola alberghiera e inizia parallelamente giovanissimo come aiuto al forno in pizzeria. Dopo il diploma lavora come chef in varie regioni italiane per poi fermarsi nel 2014 a Lucca e mettere nuove radici.
Antonio Ilardi, da chef a imprenditore
Tutto cambia poi dopo cinque anni. Nel 2019 riesce ad aprire la pizzeria Un ritorno alle origini partenopee, mai perse negli anni nella proposta dei piatti, e la riscoperta dei lievitati e delle possibilità creative della farina.
Antonio Ilardi ha scelto il ‘SUD’ come insegna della pizzeria per il legame con la sua terra, perché la cucina regionale è (quella) di casa. Vuol essere richiamo in Toscana al sole e al mare della Campania.
SUD soprattutto perché il suo legame con la terra d’origine lo ritroviamo nella scelta degli ingredienti per farcire la pizza.
Le pizze
Tra le pizze da assaggiare, segnaliamo calzone al forno con cigoli (salume), ricotta, mozzarella, provola , pomodoro san marzano, pepe nero basilico.
Ed anche la pizza Luce, preparata con fior di latte, pomodorino giallo, stracciatella pugliese, alici di Cetara “Armatore” basilico e tarallo sbriciolato.
Un ritorno alle origini per Antonio Ilardi
Si parlava di ingredienti che rispecchiano la terra di origine di Ilardi. Come la mozzarella di bufala campana. Ma anche la provola e il fiordilatte, il pomodoro, le acciughe, una selezione accurata e ragionata con il cuore che batte a sud.
Gli ingredienti che provengono da altre regioni sono selezionati accuratamente da piccoli produttori legati al loro territorio, dai salumi e insaccati ai formaggi e alle uova da allevamento a terra.
Per quanto riguarda l’impasto, Antonio Ilardi adotta il suo preparato con lievito madre, che consente una digeribilità maggiore della pizza, e la farina Petra del Molino Quaglia.
Il risultato? È quello di una pizza che parla la lingua sofisticata della cucina senza dimenticare la semplicità dei lievitati e della materia prima utilizza.
