amaro

L’Amaro Penna di Sassano, da 120 anni nel cuore del Cilento

Intervista a Tiziana Penna

Nell’era del commerciale, dove tutto è automatizzato e industrializzato, ci sono aziende artigianali che vanno avanti da anni. Ed in alcuni casi hanno compiuto il secolo. È il caso dell’ azienda Alfonso Penna, ditta situata nel cuore del Cilento e della produzione dell’amaro Penna. L’idea è nata appunto dal giovane Alfonso Penna. Dopo due guerre mondiali, il boom economico degli anni ’60 e la digitalizzazione, l’amaro Penna viene ancora oggi prodotto secondo l’antica ricetta.

Oggi l’attività è guidata dai nipoti di Alfonso.

Per l’appunto, noi abbiamo avuto il piacere di farci raccontare da Tiziana Penna la storia dell’attività e dell’amaro Penna.

LA STORIA DELL’AMARO IN UN MUSEO AZIENDALE

-‘’Ci presenti l’azienda’’

“L’azienda ha 120 anni, nasce tra il 1902 e il 1904, da mio nonno Alfonso, che veniva dal Vallo di Diano. L’antica ricetta dell’amaro che utilizziamo tutt’oggi è di un farmacista. Infatti quando parliamo di ‘amaro’ come aperitivo e digestivo effettivamente è così. Il farmacista vi ha messo erbe opportune carminative dell’intestino. È un prodotto benefico a tutti gli effetti. Al momento alla guida dell’attività ci siamo io ed i miei fratelli, e nel frattempo ci si affacciano i nostri figli. Mio fratello è in produzione, mia sorella è alla struttura principale, io curo tutte le relazioni esterne. Portiamo avanti la storia di famiglia.

A tal proposito abbiamo allestito un museo aziendale. Il secondo piano dell’opificio ospita un museo, che raccoglie la nostra storia. Abbiamo esposto l’antica attrezzatura del nonno, i libri contabili di una volta, fitte corrispondenze. Non sono presenti barriere architettoniche e l’accesso è gratuito. È un modo per raccontare attraverso testimonianze la nostra storia.”

DALLA PRODUZIONE AI CONSUMATORI

“Cosa c’è alla base della creazione di un liquore?”

– “Si tratta di un infuso di erbe, precisamente 12 erbe  messe insieme con cognizione di causa. L’amaro è il nostro cavallo di battaglia. La bottiglia dell’amaro è ispirata ad una pietra miliare, di quelle che indicavano i km mancanti alla meta successiva. Ne esistono ancora nel Cilento. Non sappiamo perché il nonno si sia ispirato alle pietre miliari, ma la bottiglia ha il suo fascino, essendo in Stile liberty di inizio secolo. Ovviamente oltre l’amaro abbiamo altri prodotti: l’amaro alla rucola, alla liquirizia, all’anice, al rhum, maraschino, liquore strega, nonché creme alla frutta.”

-“Dove troviamo i vostri prodotti?”

“Abbiamo il sito collegato alla vendita, abbiamo lo spaccio aziendale, ma siamo un po’ ovunque! Vallo di Diano, Salerno, Torino, Milano, Firenze… In ogni caso parliamo di produzioni limitate, prodotti artigianali, che comunque richiedono lavorazioni lunghe. In tanti ci chiedono perché non passiamo all’industriale. Tuttavia passare all’industriale significa perdere qualità e cura che abbiamo dei clienti.”

-“Cosa consiglia come regalo di Natale?”

“Le feste sono legate a concetto di amaro, liquore, spumante..è un regalo ad hoc. Regalare l’ amaro con il suo bell’astuccio si fa sicuramente un figurone.”

RIPARTENZE E PROGETTI

“Avete dei progetti futuri?”

“Il progetto che abbiamo è in lavorazione da un po’. Anche noi purtroppo abbiamo risentito della pandemia in tal senso. Il nostro prossimo step è riuscire a meccanizzare l’ufficio e dare maggiore impulso online al prodotto”.

 

Noi ringraziamo Tiziana Penna e vi lasciamo i recapiti per maggiori dettagli:
www.amaropenna.com

via Diaz, 6 Sassano (Sa)
+39 0975 78020

 

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