Uagliò a Torino è una pizzeria in stile napoletano del capoluogo piemontese. Uagliò ha aperto a dicembre 2019 per iniziativa di Carla Ferrari, cuoca italo-francese giovane e intraprendente.
L’idea iniziale era quella di portare nel cuore di Torino un particolare tipo di pizza napoletana: la pizza a portafoglio.
Ossia, una pizza piegata in quattro e consumata all’impiedi. Nelle immediate vicinanze del posto o al limite sul posto stesso, ma senza tutti i comfort di un moderno locale.
La pizza a portafoglio a Napoli è il più celebre street food, ovviamente con il cuoppo.
Apertura a dicembre 2019. Sappiamo bene però cosa è accaduto dopo. Neanche 3 mesi dopo l’inaugurazione, a marzo 2020 arriva la pandemia. La ristorazione in generale è in ginocchio.
Ma Uagliò ha resistito, adattandosi alle circostanze, aprendo e chiudendo come tutti a seconda delle misure, e allargandosi con un minimo di dehors.
Ad oggi, ad acque più calme, la modalità di fruizione preferita, oltre al delivery, è quella ai tavoli un po’ improvvisati del locale; ma restano legate all’impostazione iniziale alcune particolarità: ad esempio la pizza è servita nei cartoni dell’asporto.
Il menù di Uagliò a Torino è semplice ed essenziale. Meno è meglio: almeno sappiamo che gli ingredienti hanno un’alta probabilità di essere freschi.
Sono nove, più quattro fuori carta. L’impostazione è classica ma rivisitata, con un filo crescente di ricercatezza.
Come già anticipato, le pizze arrivano nei cartoni dell’asporto, ma aperti, e con una intelligente foglio di carta alimentare per evitare che si attacchino al fondo. Sono già tagliate in 4; la dimensione del disco è quella delle pizze a portafoglio, un po’ più piccolo della media.
Gli ingredienti sono ben pensati e ben disposti.
Alla vista è una classicissima napoletana, con il cornicione alto e il centro sottile; all’assaggio però si percepisce una peculiarità, un filo di croccantezza. Una caratteristica che conferisce una piacevole sensazione di ben cotto.
L’effetto finale è top, perché –diciamolo- è totalmente assente il senso di gommosità. Che in effetti è la caratteristica meno gradevole nella pizza standard napoletana.
La proverete?