Replicanti pizzaioli: i nuovi robots della pizza!

Nasce in Francia la prima pizzeria gestita interamente da robots. La catena Pazzi si affida, per la prima volta, all’intelligenza artificiale! 

Fantascienza o realtà? Assolutamente la seconda! È ormai purissima attualità quella che vede un robot degno dei migliori film futuristici lavorare in una pizzeria tipicamente francese. A Parigi infatti, per la prima volta, non solo si affida la preparazione di uno dei più classici capolavori della gastronomia tradizionale a quel che può rappresentare, a tutti gli effetti, il frutto più concreto della modernità; ma, addirittura, gli si consegna l’intera gestione del locale.

Tra stupore e inquietudine 

Tra stupore, fascino, diffidenza e, soprattutto, un po’ di preoccupazione la pizza in Francia viene quindi preparata, per la prima volta, da un robot che non coadiuva l’attività del pizzaiolo, bensì ne sostituisce, in toto, il ruolo. Un sogno che diventa realtà? O il realizzarsi di uno degli incubi più ricorrenti?

Robot in pizzeria: la nuova realtà 

In effetti, quello del robot che vive e lavora quasi fosse un umano può tanto rappresentare il preludio ad una delle migliori e fruttuose convivenze, quanto l’esordio di un’epoca in cui le macchine arrivano addirittura a prevalere sulla figura umana. Ma nel caso della pizzeria parigina, il robot che sostituisce l’attività del pizzaiolo, anzi, che gestisce l’intera pizzeria non è semplicemente il preludio a qualcosa di diverso bensì effettiva realtà.

Ristorante Pazzi e nuovi robots 

Non è cinematografia, e neppure letteratura. In Francia, un ristorante della catena Pazzi ha davvero affidato il proprio locale all’intelligenza artificiale. Preparazione, cottura e persino il servizio sono infatti affidati a dei robots che riescono a garantire, anche in una sola ora, la produzione di ben ottanta pizze.

Un incubo o un gustoso sogno?

Ma se uno degli incubi più ricorrenti delle persone è quello che i robots sostituiscano gli esseri umani, quale potrebbe mai essere la reazione a tale tipologia di iniziativa? Ebbene sì perché quello francese non è un solo esperimento ma una concretissima modalità di gestione che arriva a produrre anche ottanta pizze all’ora per servire altrettanti clienti.

Robots e gastronomia 

La notizia, che sta già facendo il giro del mondo, ha praticamente fatto venire i brividi a tutti coloro che temevano che le intelligenze artificiali potessero un giorno sostituire completamente la razza umana.

Replicanti pizzaioli? 

Ma che siano replicanti o meno, la prima pizzeria gestita da robots funziona così: il cliente ordina su di un terminale automatico, molto simile a quelli già presente in alcune note catene di fast food, e poi il robot pensa a tutto il resto.

Un robot per tutto!

Dalla stesura dell’impasto alla preparazione dei condimenti, ma anche  la cottura in forno e persino la consegna. Il robot pensa davvero a tutto. Al cliente la pizza viene infatti  servita addirittura con un robot ben protetto da un vetro infrangibile.

Replicanti e repliche 

L’idea, che a questo punto potrebbe essere replicata anche in altri settori come quelli di ristorazione o vendita al dettaglio, crea dunque un primo servizio di pizza automatizzata che va ben aldilà dei macchinari distributori di cui ultimamente si è sentito tanto parlare.

Pizza automatizzata francese 

Il nuovo servizio di “pizza automatizzata” però, nonostante il timore, ai parigini piace!  Sono in molti  ad affollarsi davanti alle vetrine ed altrettanti quelli a studiare il menu che la catena Pazzi ha voluto affidate al professionista Thierry Graffagnino. Le pizze in menu sono infatti quindici con la possibilità di aggiungere  anche altri ingredienti a proprio piacimento.

Una start-up per i robots pizzaioli

La start-up che ha progettato il robot in grado di preparare la pizza si chiama Ekim e aveva tuttavia, già qualche anno fa, presentato il progetto in un centro commerciale in provincia di Parigi. Progetto a cui hanno preso parte anche  i due imprenditori Sébastien Roverso e Cyril Hamon.

Robots e pizza rivoluzione!

“Siamo pronti a rivoluzionare il fast food, spinti in modo particolare dalla carenza di personale che oggi affligge tutto il settore”, spiegano infatti i due imprenditori alla stampa francese. Che sia il preludio a qualcosa di positivo, oppure, l’inizio della fine?

Il calore umano della pizza 

D’altronde è risaputo, al calore della pizza non può che attribuirsi il calore umano del pizzaiolo. Ma, come si suol dire, ai posteri l’ardua sentenza

s.g

Altre storie
Vincenzo Florio: Il nuovo alleato Slow Food