Antonio Guarniera: il miglior pizzaiolo di Oslo

Una storia tanto affascinante quanto ricca di ostacoli e soddisfazioni. Ecco il racconto del miglior pizzaiolo di Oslo Antonio Guarniera

“La cosa più bella che ti succede è quando hai dei clienti che ti seguono ovunque tu vada a lavorare”. È questa la vera filosofia del pizzaiolo più bravo di Oslo Antonio Guarniera, la frase emblema di una passione trasmessagli sin da piccolo dalla mamma e coltivata sino ad oggi con estremo amore e infinita dedizione.

L’affascinante storia di Antonio Guarniera

Quella di Antonio Guarniera è di fatto una storia affascinante, ma tutta in salita. Un racconto costellato di sacrifici, molti di questi lontano da casa, di rinunce e di tanta tantissima perseveranza che hanno però, infine, condotto lo straordinario maestro pizzaiolo al più meritato successo.

Coraggio e passione

Perché è stata proprio la sua tenacia, oltre che la sua sconfinata passione per la pizza a portarlo al più brillante successo. Una riuscita effettiva, acclamata e testimoniata persino dalle tantissime riviste norvegesi che scrivono della pizza del “Restaurant Ludo” come della pizza migliore di Oslo.

Antonio Guarniera e la sua partenza

Un racconto intenso, ed un percorso non da meno, di cui lo stesso Antonio Guarniera tiene infatti a raccontare: “Sono partito per Oslo nel 2007 ma dopo due anni non riuscivo a stare qui per problemi di lingua e solitudine quindi decisi di tornare a casa. Tra il 2008 ed il 2010 ho fatto 2 stagioni lavorative in Svizzera per poi tornare a lavorare a Reggio”

Il ritorno ad Oslo

E continua: “Nel febbraio 2011 mi arrivò una telefonata dal capo cucina di un ristorante ad Oslo al quale serviva un pizzaiolo, visto che la situazione da noi non è mai stata delle migliori riguardo i pagamenti e la puntualità di questi decisi di tornare ad Oslo ma con un’altra mentalità più forte di prima. Da lì cominciai a costruirmi il mio futuro riuscendo ad imparare sia l’inglese che il norvegese, in modo che potessi riuscire a comunicare ed avere anche una vita sociale e non solo lavorativa”.

Antonio Guarniera: il futuro è fatto di scelte

Cambiare aria di fatto è spesso necessario e Antonio ammette di averne avuto davvero bisogno. Il maestro pizzaiolo spiega infatti a riguardo: “Sono ad Oslo perchè avevo bisogno di cambiare aria, per quanto ami la mia terra purtroppo non vedevo un futuro “tranquillo” lavorativamente parlando. Ovviamente non è bello stare lontano dalla famiglia e dai veri amici ma ho imparato che nella vita bisogna fare dei sacrifici, per me sarebbe stato un sacrificio anche rimanere a lavorare nella mia citta, si avrei avuto la famiglia e gli amici ma se guardo ad oggi non credo che avrei avuto un presente con tante soddisfazioni”.

Una passione nata sin da bambino

Un cambiamento, quello di Antonio, necessario anche per onorare e celebrare una passione davvero radicata e di cui ama teneramente raccontare: “La mia passione è nata da bambino grazie alla mia amata mamma, che oltre ad essere una cuoca eccezionale era anche bravissima a fare la pizza. Ricordo la casa piena di amici tra me e le mie tre sorelle che venivano esclusivamente per mangiare la pizza di mamma, era sempre una festa la pizza fatta da lei. Ricordo gli amici che citofonavano al portone per chiederle quando avrebbe fatto la pizza. Facendo questo lavoro adesso capisco quanto lavoro e sacrificio faceva per farci tutti contenti anche perchè eravamo sempre tantissimi meno di 10 persone più la famiglia”.

Antonio Guarniera: le vere soddisfazioni

Sono dunque impegno, passione e soprattutto amore gli ingredienti segreti per l’eccezionale lavoro di Antonio Guarniera. “ Quando fai il lavoro che ami – spiega infatti Antonio – non lo vedi più come un lavoro. Io sono molto fortunato – continua- e ho sempre fatto quello che amo fare e i miei clienti fedelissimi mi seguono davvero ovunque. Queste sono soddisfazioni!”.

Soddisfazioni dunque, ma anche tantissima gloria per il coraggioso e amorevole pizzaiolo più osannato della Norvegia.

s.g

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