“Ho amato la pizza sin da bambino, iniziando ad impastare dall’età di 14 anni pur non facendo parte di una famiglia di ristoratori. Una passione talmente forte da esser divenuta un lavoro facendomi cambiare vita”. La sincera confessione di Pierangelo Chifari sottolinea in modo esplicito il legame viscerale con la pizza, che ha portato questo ragazzo palermitano di 34 anni a gestire una delle pizzerie più rinomate di tutta la Sicilia, l’Archestrato di Gela a Palermo, insignita del riconoscimento dei due Spicchi dalla guida “Pizzerie d’Italia” del Gambero Rosso.
“Prima di dar vita al mio locale sono andato a studiare all’Università della pizza di Padova, perché volevo fare subito qualità, una scelta che si è rivelata vincente nel tempo”. Anche la pizzeria di Chifari ha però dovuto affrontare la crisi legata all’emergenza sanitaria, superata addirittura incrementando il fatturato. In che modo? “Dopo una prima fase di stallo abbiamo deciso di aprire, lavorando con due forni, puntando sulle consegne a domicilio. Successivamente ho realizzato una nostra app per il delivery, e ciò mi ha permesso di non dover licenziare nessuno”.
Da camerieri a rider
Con il locale chiuso al pubblico ma attivo per le consegne a domicilio, c’era molto da fare per i pizzaioli ma si presentava il problema relativo ai camerieri: “Gli ho proposto di divenire rider, non potevano più portare pizze al tavolo ma potevano consegnarle a casa. Tutti e cinque hanno accettato con entusiasmo e la scelta è stata molto apprezzata anche dai clienti che si vedevano recapitare le pizze da volti conosciuti”. Ciò ha permesso di non dover ricorrere alla cassa integrazione, grazie a numeri davvero incredibili “Abbiamo preparato anche 600 pizze a sera, arrivando al punto di dover porre noi un limite per riuscire a lavorare sempre con qualità”. Ora ci saranno nuove sfide da affrontare, e come avvenuto in precedenza per Pierangelo è fondamentale muoversi in anticipo: “Ho acquistato degli scooter elettrici con dei bauletti in grado di mantenere costante il calore delle pizze”.
l.s.