La pizza di Domino’s arriva a casa grazie ai robot

La pizza di Domino’s arriva a casa grazie ai robot

Il brand statunitense sta testando un servizio di consegne a domicilio in collaborazione con l’azienda Nuro

L’emergenza sanitaria che ha duramente colpito (e continua a colpire) il settore ristorativo, ha significativamente modificato i comportamenti dei clienti, spingendoli a far crescere in maniera importante il Delivery, il servizio di consegna a domicilio di cibo. E se le polemiche relative al trattamento riservato ai riders (i corrieri del food) per quel che concerne la sicurezza sul lavoro e la tipologia di (bassa) remunerazione sono sempre attuali, c’è chi invece sta sperimentando nuove soluzioni logistiche per portare a casa dei consumatori pizze e fritti.

 

Parliamo di Domino’s, la catena statunitense presente in tutto il mondo, che sta infatti testando le consegne a domicilio tramite un veicolo robotico, grazie alla collaborazione con lo sviluppatore tecnologico di guida autonoma Nuro. “Questo programma ci consentirà di comprendere meglio come i clienti reagiranno a questo tipo di consegne, come interagiscono con il robot e come tutto questo potrà influire sulle operazioni del negozio”, ha dichiarato Dennis Maloney, vicepresidente senior e chief innovation officer di Domino’s.

 

Una sperimentazione riservata al momento ad una sola sede di Domino’s, quella situata nel quartiere Woodland Heights di Houston, ed è riservata ad un numero limitato di clienti che dovranno effettuare ordini pagati online. Chi sceglierà la consegna tramite il veicolo robotico Nuro R2 riceverà aggiornamenti sullo stato dell’ordine e soprattutto otterrà un codice univoco necessario per sbloccare il veicolo e recuperare la pizza scelta dal vano portaoggetti.  

 

L’azienda partner di Domino’s in questa sperimentazione, Nuro, è stata fondata da due ex membri del progetto di auto a guida autonoma di Google, e può contare su un round di finanziamento di ben 500 milioni di dollari, annunciato lo scorso mese, che si va ad aggiungere ad un round di ulteriori 940 milioni finanziato da Softbank e Greylock Management. L’azienda è focalizzata esclusivamente su consegne e logistica e non sui robotaxi come avviene per altri competitor. Il veicolo che verrà utilizzato per consegnare le pizze di Domino’s è il modello R2, progettato per trasportare generi alimentari e pacchi, è grande la metà di una auto convenzionale e viaggia a basse velocità. È stato inoltre il primo veicolo senza conducente a ricevere l’approvazione degli USA per circolare liberamente senza comandi convenzionali quali volante e pedali.

l.s.

Altre storie
Rock 1978
Rock 1978, passato, presente e futuro della pizza