pizzerie in intimo

Pizzerie in intimo: la nuovissima protesta prêt-à-porter

File di slip nelle vetrine delle pizzerie e pizze dalle forme estremamente particolari. Ecco la nuova veste della protesta e della solidarietà!

Chi l’avrebbe mai detto che un giorno la privatissima sfera dell’intimo avrebbe potuto trasformarsi in un simbolo di ben manifestata protesta? Eppure, ad oggi, lo si può dire: le mutande compaiono anche in pizzeria.

Pizzerie in intimo: anche la pizzeria Centenaria partecipa

Basti pensare alla vetrina dello storico ristorante Umberto nel quartiere di Chiaia. Nella vetrina della pizzeria Centenaria, riferimento assoluto per i partenopei sin dal 1916, sono apparse infatti file di slip a ben sottolineare la protesta e il risentimento per il difficilissimo contesto attuale del settore della ristorazione.

Il duro anno delle restrizioni

Le restrizioni da pandemia, è risaputo, hanno limitato di molto le attività… e se molti con impegno, ingegno e inventiva hanno potuto più o meno resistere. Per altri, invece, non c’è stata possibilità alcuna.

Pizzerie in intimo: un gesto di solidarietà

Ed è proprio in segno di tale disappunto che il ristoratore storico nonché titolare della pizzeria Massimo Di Porzio spiega: “E’ un gesto di solidarietà ai commercianti di Federmoda di Confcommercio. Abbiamo esposto anche noi da Umberto delle ‘mutande’ perché rappresentano una metafora della situazione attuale, che vede tutto aperto, anche in zona rossa, tranne i pubblici esercizi, negozi di abbigliamento e gioiellerie, ma consentita la vendita degli indumenti intimi”.

Le pizzerie in intimo devono far luce sulle contraddizioni del periodo

“Nulla contro gli esercizi aperti- aggiunge Di Porzio- ma occorre far luce sulle contraddizioni normative di una linea di condotta che limita solo alcune attività.” Quella di Di Porzio è quindi una chiara provocazione che punta dritta al contesto attuale, ma anche un lampante gesto di solidarietà nei confronti di coloro che da queste complessità ne sono usciti totalmente sconfitti. “Le mutande – continua Di Porzio – sono una provocazione, ma anche un indumento che permette ai negozi di poter accendere le luci ed aprire”.

La stanchezza è tanta

“Sono tutti stanchi dei provvedimenti che limitano la possibilità di lavorare senza riconoscere un cambio alcuna facilitazione sulle spese che devono essere comunque onorate – aggiunge-  utenze, fitti, tasse sui rifiuti ecc. Occorre un cambio di passo, anche nella campagna vaccinale, che è l’unica speranza per un futuro diverso e più sostenibile. I dati pubblicati dall’ ISTAT parlano di un milione di posti di lavoro persi e la crisi economica è dura tanto quanto la crisi sanitaria”.

“C’è bisogno di nuove politiche”

“Bisogna prevedere delle politiche che permettano alle aziende di poter programmare le riaperture e la ripresa del lavoro – conclude- non ci sono più risorse per pagare gli impegni”.

Pizzerie in intimo: Anche al 22 si protesta

Ma la provocazione arriva anche dalla pizzeria “Al 22” di Napoli… anche se con un forma di protesta, e di intimo, decisamente più singolare. Dal forno della storica pizzeria di Napoli “Al 22” nasce infatti: “La Pizza Mutanda” una pizza a forma del celebre capo d’abbigliamento  e dal chiarissimo intento provocatorio. Si tratta, di fatto, di un gesto di solidarietà verso i soggetti  più in difficoltà. Chiara metafora di tutti quei ristoratori, ma anche commercianti,  ridotti letteralmente in “mutande” a causa della pandemia di Covid e delle chiusure obbligate.La pizza, inutile dirlo, ha davvero l’aspetto e la forma di uno slip ed é nata da un’idea del giornale di Napoli Identità Insorgenti.

Identità Insorgenti e Pizzerie in intimo

Si legge infatti su Identità Insorgenti: “Tra il serio ed il faceto. Abbiamo chiesto la collaborazione di Giovanni Improta che gestisce la storica pizzeria “Al 22” in Pignasecca. Cogliendo l’occasione che vede la biancheria intima come uno dei motivi per alcuni commercianti di non abbassare le saracinesche. Vogliamo lanciare una provocazione “culinaria” ai nostri governanti, invitandoli a trovare rimedi più efficaci e costruttivi per non vedere definitivamente affossata l’economia locale e nazionale”.

 

s.g

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