Dolce o salato? Pistacchio

Dolce o salato? Pistacchio

Pistacchio ieri e oggi 

Il pistacchio è stato sempre considerato un ingrediente pregiato, ma negli ultimi anni ha avuto una particolare diffusione ed è diventato una delle principali parole d’ordine per quanto riguarda la cucina gourmet. Si può dire, infatti, che sia uno dei protagonisti indiscussi della cucina moderna, vista la sua incredibile adattabilità a ogni tipo di piatto

Come si può notare dai migliori menu di ristoranti, pizzerie e pasticcerie, il pistacchio è diventato ormai una vera e propria moda, una tendenza pistacchiosa che altro non fa che compiacere i nostri palati con sapori sempre più particolari. Questo ingrediente, ormai ricercatissimo, viene inserito in pietanze in cui non ce lo saremmo mai immaginato e aggiunge quel tocco di classe e colore anche a piatti di alta cucina.

Ma qual è la sua storia? Dove nasce questo meraviglioso frutto?

Questa preziosa pianta affonda le sue prime radici in Persia, attuale Turchia; la prima testimonianza scritta di questa si trova addirittura nell’episodio su Giacobbe dell’Antico Testamento: “Ecco, ho sentito dire che vi è il grano in Egitto. Andate laggiù e comprate per noi. Portate in dono a quell’uomo i prodotti scelti del paese: balsamo, miele, resine, laudano, mandorle e pistacchi.” 

Fin dall’antichità, quindi, il pistacchio era considerato un frutto pregiatissimo, un “prodotto scelto” del territorio ed era coltivato anche dagli antichi ebrei.

Durante la dominazione araba in Sicilia, ci fu un particolare incremento della produzione di pistacchio; soprattutto perché questa pianta cresceva ancora più rigogliosa alle pendici dell’Etna, dove il terreno lavico viene concimato dalle ceneri vulcaniche. I pistacchi siciliani, di Bronte in particolare, sono ancora oggi famosissimi per il sapore forte e il colore verde particolarmente acceso, misto a una meravigliosa sfumatura di viola. 

Le due varianti italiane

Ai greci il “pistakòn” era noto come afrodisiaco e nel III secolo si pensava avesse addirittura poteri curativi. In Italia esistono due varianti di pistacchio: quella di Bronte e quella di Stigliano. Quella di Bronte è la più famosa ed è diventata una garanzia per le etichette dei prodotti DOP. Ad esempio, il pregiatissimo pesto di pistacchio per condire i primi di pasta, che ormai si può trovare in tutta Italia, nelle botteghe e anche in alcuni supermercati.

Il pistacchio è radicato così tanto nella cultura di Bronte, che nel dialetto più antico “frastuchino” era un termine specifico per indicare il colore verde del pistacchio (parola derivante dalla pronuncia araba). 

La seconda variante di Stigliano è stata importata proprio dalla Grecia (le origini più antiche sono difficili da ricostruire, ma può darsi derivasse a sua volta dal Medio Oriente).

Per quanto riguarda i poteri curativi: oggi sappiamo che potrebbe essere utile ad abbassare il colesterolo, grazie alla presenza di fitosteroli, e si dice faccia bene alla pelle e alla vista. 

Possiamo anche aggiungere il superpotere di deliziare il palato e migliorare l’umore? Decisamente sì…

Il gourmet della Pizza si tinge di verde

Mortadella e pistacchio sono decisamente una bellissima coppia…e questo un romagnolo lo sa benissimo! Ma cosa succede se si trasferiscono sulla Pizza? Beh, è senz’altro un matrimonio perfetto.

La pizza con la mortadella e la granella di pistacchi è ormai entrata a far parte dei migliori menù italiani ed è certamente un mix di gusto esplosivo. Viene spesso impreziosita con l’aggiunta di glassa di aceto balsamico, sia per decorare, che per dare quel tocco di agrodolce che fa piacere al palato. 

Ancora più gustosa è la variante con stracciatella, che aggiunge il tocco di classe finale a una pizza già di per sé squisita. Un’altra unione molto apprezzata nelle pizzerie italiane è mortadella, pistacchio e burrata.

L’utilizzo di ingredienti freschi e di qualità è naturalmente la carta vincente delle pizze gourmet, che ormai vengono sempre più ricercate e apprezzate in tutta Italia. E l’utilizzo di frutta secca macinata o a granella, come pistacchi e noci, sembra essere una trovata più che vincente.

Bianca o margherita, quindi, la pizza al pistacchio è una garanzia! Ma non è finita qui…

La pizza al pistacchio dolce è una delizia assoluta, che sta iniziando a diffondersi sempre più, proprio come la pizza alla nutella. Viene condita con crema spalmabile al pistacchio, come fosse pomodoro, e granella di pistacchi per decorare: è semplicemente un piacere per la vista e per il gusto. Può essere decorata anche con cioccolato fuso o coriandolini colorati, come i muffin e le torte.

La pianta di questo meraviglioso frutto produce un anno e l’anno dopo riposa: le gemme che spuntano durante il periodo di riposo vengono rimosse dai contadini perché riesca a conservare abbastanza energie per la stagione successiva. Coltivata con pazienza e con dedizione, questa pianta dalle gemme verdi finisce di fiorire quando arriva nelle mani di chef esperti o sulle tavole degli italiani…che riescono a creare piatti fantasiosi e ricette sempre più innovative.

 

a.t.

 

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