Lo stile industriale popola ormai da un po’ le tendenze più diffuse in fatto di arredamento d’interni.
A sceglierlo sono soprattutto le ultime generazioni, e ci è ormai familiare. Ma cos’è veramente lo stile industriale? Come spesso accade, questo stile non è nato in maniera organizzata, strutturata e voluta, ma si è evoluto nel tempo, facendo di necessità virtù. Lo stile industriale infatti nasce negli anni 50 a New York, nell’ottica di recuperare gli spazi in disuso delle fabbriche non più attive, e farne delle abitazioni.
Come si caratterizza
Gli elementi che lo caratterizzano sono ampi spazi abitativi, i cosiddetti open space, grandi finestre, elementi strutturali a vista, come ad esempio le travi dei soffitti o i mattoni delle pareti, e per quanto riguarda i materiali, una forte predominanza del legno e del metallo (tipicamente industrial!).
Il contrasto che caratterizza tipicamente questo stile è proprio tra l’ariosità data dai grandi spazi, e la scelta di materiali pesanti e grezzi. Tuttavia proprio i materiali scelti, strizzano l’occhio a diverse tipologie di persone, dai millennials che si ritrovano nella modernità delle scelte, ai più attenti all’ambiente, perché spesso i materiali sono di riciclo, di riuso, adattati, con stile, ovviamente, ma anche ecosostenibile!
Gli ambienti sono funzionali e versatili, infatti, si possono sostituire pareti divisorie tranquillamente con scaffali, librerie, separè, e questo ovviamente, in locale, un ristorante, gioca un ruolo ancora più importante di quanto potrebbe farlo in un’abitazione. Volete mettere mangiare una pizza accanto a una libreria o uno scaffale di spezie, piuttosto che di fianco ad un muro?!?! Tutta un’altra storia!
Quando l’industriale diventa chic?
Ogni stile, si sa, tende a modificarsi nel tempo e aderire maggiormente a gusti ed esigenze di chi ne fruisce e usu-fruisce, ecco quindi che lo stile industriale classico si coniuga nell’Italia del 2021, lasciando la New York anni 50, e si arricchisce di altri elementi. Infatti non è raro trovare delle soluzioni che non rispecchiano tipicamente lo stile, come il parquet, qualche elemento del mobilio laccato e non tipicamente grezzo, punti luce e lampadari estremamente curati ed eleganti.
Uno stile arricchito
Quando, quindi, lo stile industriale canonico si arricchisce di elementi contemporanei, e perché no, più raffinati siamo di fronte a questa fusione, meritevole e mondana, dello stile industrial-chic. Sarà facile quindi trovare un tavolo in legno grezzo, su pavimento in parquet o sotto un lampadario di design. State attenti però, con l’industrial-chic è facile cadere in un minestrone senza carattere. Seguite le regole base per la struttura e il mood generale e poi declinate con elementi decorativi decisamente più chic che industrial, e il gioco è fatto.
Magari, perché no, la prossima pizza la mangerete appoggiati a un bancone grezzo anni 50, seduti su una elegante sedia di design all’ultimo grido, e sarete sicuri di trovarvi proprio nel pieno di un locale industrial-chic.
f.c