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Unione Italiana Vini: la risalita di un settore

Cala l’Export del vino italiano negli States, ma le prospettive sanno ancora brillare!

Se il 2020 ha provocato una triste scesa in picchiata del settore dell’export, in particolare quello legato al vino italiano negli USA; il 2021 con UIV-Unione Italiana Vini prevede, invece, delle ampie e serene risalite. 

Dati ufficiali

Secondo alcuni dati ufficiali europei, il 2020 negli Stati Uniti d’America  si è infatti chiuso con un triste epilogo: un calo del 6% dell’export italiano. Un calo che risulta ancora più gravoso se, di fatto, lo si traduce nel suo valore effettivo, vale a dire: ben 1,425 miliardi di euro persi.

Anche gli spumanti ne risentono 

A perdere tuttavia, in questo pesante 2020, non sono stati soltanto  i vini, ma anche gli spumanti, rinomate bollicine che dopo un percorso durato  anni interrompono bruscamente la loro rapida corsa negli negli States.

Unione Italiana Vini: nuove prospettive 

Paolo Castelletti, segretario generale di Unione italiana vini a tal proposito sottolinea: “Il dato è negativo, come previsto, ma a consolare, più della crescita delle quote di mercato ai danni della Francia per l’effetto combinato dell’emergenza sanitaria e dei dazi aggiuntivi, sono le prospettive all’orizzonte nel nostro primo mercato della domanda di vino. Le reciproche aperture – ha specificato il segretario generale  – per una risoluzione della questione Boeing-Airbus per sospendere le guerre commerciali incrociate e l’avvio del dialogo in materia di Digital Tax con la possibilità di accordo multilaterale fanno ben sperare. Altrettanto importante sarà l’approvazione al Senato americano del piano da 1,9 trilioni di dollari per il rilancio dell’economia statunitense messo in piedi dalla nuova presidenza americana. Una ‘manovra’ – ha concluso Castelletti – che potrebbe rilanciare l’economia americana e quindi i consumi nei prossimi anni”.

Unione Italiana Vini: un processo di rilancio 

Per  Uiv sarà infatti di basilare importanza favorire il processo di rilancio della partnership con gli Stati Uniti. Per farlo, tuttavia, occorrerà un duplice sforzo. Uno in ambito Ue, e dunque, per la sospensione dei dazi e un altro, a livello di G20, per trovare intesa su Digital Tax. 

Promozione e Patto per l’Export 

Necessario inoltre tornare a investire sul mercato americano. Soprattutto attraverso le risorse della promozione e del Patto per l’Export.  Un vero e proprio cambio di marcia quello proposto dunque da Uiv, che potrà certamente spingere in alto, e forse ancora di più,  il caro e divino settore.

s.g 

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